La Triennale di Milano presenta una mostra in onore di John Giorno, una figura poliedrica che ha segnato profondamente la vita culturale degli ultimi sessant’anni. L’esposizione, intitolata ‘John Giorno: a labour of LOVE‘, si terrà dal 13 aprile presso il centro studi e archivi della Triennale. L’iniziativa si inserisce all’interno del tema ‘Among Friends‘ del salone di arte moderna e contemporanea, miart, che si svolgerà a Fiera Milano dal 4 al 6 aprile. Curata da Nicola Ricciardi ed Eleonora Molignani, l’esposizione promette di esplorare non solo il lavoro artistico di Giorno, ma anche le relazioni e le interazioni che ha intrattenuto con alcuni dei più influenti intellettuali del suo tempo.
Un artista poliedrico e pionieristico
John Giorno è riconosciuto come un artista che ha spaziato tra diverse discipline, dalla poesia alla pittura, fino all’imprenditoria culturale. La sua capacità di intrecciare diverse forme d’arte ha reso difficile catalogarlo in un solo genere. La mostra intende mettere in luce non soltanto le sue opere, ma anche il contesto sociale e culturale in cui è emerso. L’amicizia e il supporto reciproco che Giorno ha sviluppato con poeti, pittori e musicisti sono elementi centrali dell’esposizione. Sono inclusi nomi illustri come William S. Burroughs, con il quale Giorno condivideva lo stesso edificio a Manhattan e il cui spazio vitale ha mantenuto intatto dopo la morte dell’autore di ‘Pasto crudo‘.
Le collaborazioni con artisti come Andy Warhol e Rauschenberg, il compositore John Cage, e le icone della musica Patti Smith e Michael Stipe verranno messe in evidenza per evidenziare il carattere collettivo e relazionale dell’arte di Giorno. Questo approccio riflette la sua visione di una comunità artistica unita, dove l’arte diventa un veicolo di espressione e supporto reciproco.
Un impegno sociale e culturale
Nel 1964, Giorno ha fatto sentire la sua voce con ‘Pornographic Poem‘, un’opera che ha celebrato la sessualità queer, posizionandosi come un pioniere nelle rivendicazioni e nella visibilità dei diritti LGBTQ+. L’anno successivo ha fondato Giorno Poetry Systems, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata al sostegno di artisti, musicisti e scrittori. Questa iniziativa continua ad essere una risorsa vitale per la conservazione e la promozione del suo archivio, testimonianza della sua influenza duratura nel panorama culturale.
In un momento in cui l’epidemia di AIDS ha cominciato a colpire la comunità artistica, Giorno si è fatto promotore dell’AIDS Treatment Project nel 1984, stigmatizzando il silenzio e la stigmatizzazione attorno a questa malattia. Le sue azioni hanno avuto un impatto significativo, contribuendo ad accrescere la consapevolezza e la solidarietà all’interno della comunità.
Documenti e opere in mostra
La mostra milanese offre l’opportunità di esplorare un centinaio di documenti, tra cui materiali inediti e prime edizioni. In esposizione ci sono libri, dischi, corrispondenza privata e contratti, fornendo ai visitatori un accesso senza precedenti alla vita personale e professionale di Giorno. Un aspetto particolarmente interessante è la presenza dell’opera ‘Dial-A-Poem‘, un’installazione interattiva in cui gli spettatori possono ascoltare poesie lette da vari artisti semplicemente sollevando la cornetta di un telefono. Originariamente concepita nel 1968 e ora parte della collezione permanente del MoMA di New York, quest’opera si è evoluta nel tempo, arricchendosi di centinaia di registrazioni.
Inoltre, un murales con citazioni dell’artista affiancherà una selezione delle sue opere pittoriche della serie ‘Perfect Flowers‘, creando una connessione visiva e poetica tra il testo e la forma visuale. La mostra si propone di comunicare la ricchezza dell’eredità di Giorno, sottolineando la sua influenza nel campo della poesia e dell’arte contemporanea.