La mostra “L’operazione fotografica” dedicata al fotografo Ugo Mulas si tiene a Palazzo Reale, offrendo ai visitatori un’ampia panoramica della sua opera. Da ottobre 2023 a febbraio 2025, la retrospettiva presenta oltre 300 immagini in gran parte inedite, documentando l’evoluzione culturale e artistica di Milano attraverso il suo obiettivo. L’evento non solo celebra il lavoro di Mulas, ma mette in risalto anche il suo rapporto profondo con la città , attraverso ritratti di figure chiave della cultura e dello spettacolo italiano e internazionale.
L’operazione fotografica: una mostra imperdibile
La mostra “L’operazione fotografica” si propone come una delle più importanti retrospettive su Ugo Mulas, attualmente in corso a Palazzo Reale. Visitabile dal 10 ottobre 2023 fino al 2 febbraio 2025, l’esposizione raccoglie oltre 300 fotografie, tra cui molti scatti mai esposti precedentemente, insieme a documenti, libri e filmati che coprono l’intera carriera dell’artista. La curatela offre uno sguardo approfondito sulla versatilità di Mulas, che ha saputo raccontare non solo la moda e il teatro, ma anche gli stili di vita e i cambiamenti sociali del suo tempo.
Le opere di Mulas, che abbracciano una vasta gamma di temi, offrono anche un prezioso documentario sulla Pop Art americana, con ritratti di artisti come Andy Warhol, Jasper Johns e Roy Lichtenstein. La capacità di Mulas di immortalare l’essenza dell’arte e della cultura del periodo è evidente nei suoi scatti di figure letterarie come Dino Buzzati e Eugenio Montale, mostrando la sinergia tra arte visiva e letteratura.
Questa esposizione è una rara opportunità per il pubblico di scoprire il mondo di un fotografo che ha saputo trasformare il suo obiettivo in una finestra sulla Milano del suo tempo, realizzando opere che rimangono attuali e significative.
Milano nel cuore di Ugo Mulas: un legame indissolubile
Milano rappresentava per Ugo Mulas più di un semplice sfondo; la città era un protagonista essenziale delle sue opere. Gli scatti di Mulas non si limitano a ritrarre artisti e intellettuali, ma estendono il loro sguardo alla vita quotidiana della città . Tra i momenti immortalati, spiccano le sue fotografie del quartiere di Brera e del celebre bar Jamaica, che risalgono ai primi anni ’50. Queste immagini evocano l’atmosfera vibrante e creativa di un’epoca storica che ha segnato la cultura milanese.
In aggiunta, la retrospettiva presenta anche una sezione speciale dedicata ai protagonisti dell’architettura e del design milanese. Mulas ha avuto rapporti significativi con figure come Gae Aulenti e Gio Ponti, e le sue immagini di opere architettoniche e progetti di design rivelano il suo profondo interesse per l’evoluzione estetica della città . L’inclusione di lavori di artisti come Fausto Melotti, amico di Mulas, arricchisce ulteriormente l’esperienza del visitatore, offrendo uno sguardo non solo al mondo della fotografia ma anche a quello dell’arte e del design milanese.
Questa sezione multidisciplinare permette di comprendere il contesto culturale che ha influenzato l’opera di Mulas, evidenziando la connessione tra fotografia, architettura e design, così come l’importanza della città come soggetto ispiratore e sfondo narrativo.
L’eredità di Ugo Mulas: un testimone della cultura milanese
L’assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, ha sottolineato l’importanza di questa retrospettiva: “Con questa retrospettiva, Milano rende omaggio non solo a un grande fotografo, ma anche a un uomo che ha saputo cogliere e trasmettere l’anima di questa città in continua evoluzione.” Questa affermazione rimarca l’influenza di Mulas non solo come artista, ma come testimone dello spirito culturale di Milano, che nel corso degli anni ha accolto e alimentato artisti e correnti sconosciuti.
Attraverso le sue opere, Mulas ha narrato non solo la storia di un periodo, ma anche il mutamento e la trasformazione di una città in crescita e continua evoluzione. Le sue fotografie rappresentano documenti storici che offrono un punto di vista privilegiato sulla Milano dal dopoguerra agli anni ’70. L’eredità di Ugo Mulas è oggi più viva che mai, invitando le nuove generazioni a esplorare i legami tra arte, cultura e vita urbana.
Questo evento espositivo non è solo un omaggio alla carriera di Mulas, ma un invito alla riflessione sulla storia e sull’evoluzione di Milano come epicentro culturale e artistico, dove la fotografia ha assunto un ruolo fondamentale nel raccontare le storie che hanno plasmato la città .