Milano perde l’opportunità di ospitare la finale di Champions League del 2027
La Uefa ha comunicato ufficialmente che Milano non sarà la città ospitante per la finale di Champions League del 2027. Questa decisione è stata presa in considerazione dei lavori di ristrutturazione previsti allo stadio di San Siro, che non possono garantire un adeguato svolgimento dell’evento. La selezione di una nuova sede sarà riaperta, con una decisione attesa per il 2025.
La decisione della uefa
L’Organismo calcistico europeo ha rilasciato una nota per chiarire la situazione riguardante la finale di Champions League del 2027, sottolineando che Milano non potrà essere sede dell’evento. La dichiarazione evidenzia che, a causa della ristrutturazione in corso allo stadio di SAN SIRO, non è garantita la fruibilità ottimale dell’area intorno allo stadio nell’ambito delle tempistiche previste per l’importante manifestazione europea.
Negli ultimi anni, Milano ha dimostrato la sua capacità di organizzare eventi di grande rilevanza, inclusa la finale di Champions League. Tuttavia, la combinazione della necessità di eseguire lavori di ristrutturazione e la grande affluenza di pubblico prevista per l’evento hanno portato a questa difficile scelta. La Uefa ha quindi deciso di riaprire la procedura di gara per designare una nuova sede idonea, con l’obiettivo di garantire le migliori condizioni per un evento così significativo per il calcio europeo.
I lavori di ristrutturazione a san siro
Lo stadio di SAN SIRO, uno degli stadi più iconici del mondo, è attualmente oggetto di discussioni e piani di ristrutturazione. Con una capienza di oltre 75.000 spettatori, il sito è da anni teatro di eventi di portata internazionale. Tuttavia, i necessari interventi di ristrutturazione comportano un’abitudine di lavori che richiederà tempo e una fase di transizione per garantire la sicurezza e il comfort degli spettatori.
Queste ristrutturazioni possono riguardare vari aspetti, come il miglioramento delle strutture già esistenti, l’adeguamento alle norme di sicurezza moderne e la creazione di nuovi spazi per il pubblico e per i servizi. La decisione della Uefa di non concedere la finale di Champions League a Milano si basa sulla necessità di garantire un’esperienza ottimale sia per i tifosi sia per le squadre partecipanti. Non ci sono dettagli specifici su quali tipi di lavori verranno effettuati presso San Siro, ma la comunicazione della Uefa lascia intendere che i progetti sono già in fase di sviluppo.
La riapertura della procedura di assegnazione
A seguito della decisione di escludere Milano dalla corsa per la finale del 2027, la Uefa ha aperto nuovamente il processo di assegnazione della sede. Questo implica infatti che le città e le federazioni calcistiche interessate dovranno avanzare le loro candidature per ospitare l’evento. La selezione della nuova sede sarà effettuata entro maggio-giugno 2025, dando così tempo sufficiente ai candidati di presentarsi con proposte dettagliate e avanzate.
L’assegnazione di sede per la finale di Champions League è un processo altamente competitivo, e le città che ospiteranno il match prenderanno in considerazione vari fattori tra cui le infrastrutture, i collegamenti di trasporto, la sicurezza e la qualità dell’esperienza generale che possono offrire ai tifosi. Nonostante la delusione di Milano, molte altre città sono pronte ad entrare in gioco, ognuna con i propri punti di forza e attrattive, pronte a offrirsi come palcoscenico per uno degli eventi sportivi più attesi e seguiti del panorama internazionale.