La riapertura della collezione permanente del Museo del Novecento di Milano si inserisce nella vivace cornice dell’Art Week, evento che celebra l’arte contemporanea in tutte le sue forme. L’espositore rinnovato rappresenta un’opportunità unica per scoprire opere storiche e recenti, capaci di raccontare la ricca evoluzione dell’arte del ventesimo secolo. Il restyling degli spazi espositivi è solo il primo passo di un progetto di ampio respiro che interesserà ulteriormente il museo nei prossimi mesi.
Progetto di rinnovamento del Museo del Novecento
Il Comune di Milano ha illustrato i dettagli del piano di ristrutturazione che prevede interventi sugli ingressi del museo. Si prevede di apportare modifiche alla rampa di accesso alle sale espositive e alle aree circostanti, già orientate verso il cantiere della nuova torre dell’Arengario. Questo ammodernamento volto a migliorare l’accoglienza dei visitatori è progettato per rendere l’esperienza museale più fluida e accessibile. L’obiettivo è trasformare il Museo del Novecento in un punto di riferimento non solo per l’arte, ma anche per l’architettura e il design.
Un percorso dedicato al Futurismo
La galleria dedicata al Futurismo è stata la prima area a ricevere il riallestimento, presentando la collezione di arte futurista più significativa a livello internazionale. All’ingresso, il visitatore viene accolto dalla monumentale architettura dedicata a questo movimento artistico, che ha rivoluzionato le sensibilità estetiche del ventesimo secolo. Proseguendo, il percorso espositivo esplora le “Controverse modernità ”, un periodo complesso e affascinante della storia italiana che ha visto l’intersecarsi dell’arte con la politica degli anni del fascismo. Una sala monografica è dedicata a Marino Marini, uno dei più importanti artisti italiani del secolo scorso, proponendo una riflessione sulla sua opera e sul contesto storico in cui è stata creata.
La Sala Fontana e l’impatto della luce
Tra i punti di interesse del nuovo allestimento c’è la Sala Fontana, che ospita la “Struttura al Neon per la IX Triennale di Milano”, visibile anche di sera. Questa installazione luminosa si affaccia su piazza Duomo, rafforzando il concetto del museo come una ‘soglia’ tra arte e vita cittadina. Lo spazio dedicato all’artista Enrico Baj, che si apre su piazzetta Reale, invita a una riflessione sul dialogo tra gli eventi espositivi del museo e la quotidianità milanese tramite opere che parlano direttamente al passante.
Dialogo tra interno ed esterno nella sezione Noveau Réalisme
Anche la sezione Noveau Réalisme si distingue per le sue innovative interazioni con l’ambiente circostante. La galleria “Gesti e processi” presenta una combinazione di lavori, tra cui il celebre progetto di Christo e le immagini di Ugo Mulas, che documentano l’impacchettamento della statua equestre di Vittorio Emanuele II. Questo dialogo visivo arricchisce l’esperienza del visitatore, invitandolo a riflettere sulla relazione tra arte e spazio pubblico. Infine, Lullaby, l’opera di Maurizio Cattelan realizzata con le macerie del PAC, chiude il percorso espositivo, evocando il ricordo di eventi passati e la resilienza dell’arte contemporanea.
Iniziativa “Rauschenberg e il Novecento”
In aggiunta alla rinnovata collezione permanente, il museo ospiterà la mostra “Rauschenberg e il Novecento”, in programma dal 5 aprile al 29 giugno. Questo evento rappresenta un’anticipazione di una nuova modalità espositiva, con una selezione di otto opere di Robert Rauschenberg che dialogheranno con la collezione già presente. Questa iniziativa si configura come un’opportunità per il pubblico di avvicinarsi a un dialogo creativo e stimolante, arricchendo ulteriormente il percorso di visita nel museo.
Gli aggiornamenti dell’allestimento vedono, infine, come principale obiettivo quello di valorizzare l’interazione tra le opere, gli spazi espositivi e il pubblico. L’assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, sottolinea l’importanza di questo rinnovamento nel restituire alla città un museo che parla la lingua dell’arte e della cultura contemporanea.