Milano ricorda l'invasione russa: un corteo per l'Ucraina nel terzo anniversario della guerra

Milano ricorda l’invasione russa: un corteo per l’Ucraina nel terzo anniversario della guerra

A Milano, oltre mille persone si sono unite per commemorare il terzo anniversario della guerra in Ucraina, esprimendo solidarietà e richiedendo un sostegno attivo contro l’invasione russa.
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Milano ricorda l'invasione russa: un corteo per l'Ucraina nel terzo anniversario della guerra - Gaeta.it

Oltre mille persone si sono riunite a Milano per onorare il terzo anniversario dall’inizio della guerra in Ucraina, a seguito dell’invasione russa nel 2022. Questo evento si è svolto in piazza Castello e ha visto la partecipazione di diversi cittadini ucraini, gruppi di sostegno e rappresentanti politici. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione “UaMi”, che rappresenta la comunità ucraina in Italia. L’atmosfera della giornata è stata carica di emozioni, segnata dalla voglia di ricordare e dal desiderio di pace.

La manifestazione: un colore simbolico

Durante il corteo, le bandiere blu e gialle, colori della bandiera ucraina, hanno sventolato con orgoglio. In piazza Castello, i manifestanti hanno esposto striscioni significativi, esprimendo fermezza e determinazione. Un cartonato del presidente russo Vladimir Putin vestito da carcerato con la scritta “assassino” ha attratto l’attenzione dei presenti, simbolizzando la ferma condanna delle azioni russe. I manifestanti hanno anche srotolato due striscioni che riproducevano le immagini di soldati caduti negli scontri, un gesto potente per ricordare le vite perse nel conflitto, sottolineando quanto queste vite siano state spezzate dalla guerra.

Bandiere e striscioni non sono stati gli unici elementi a caratterizzare la manifestazione. Gli slogan scanditi dai partecipanti risuonavano forti e chiari: frasi come “Russia Stato terrorista” e “Pace giusta non è la pace della Russia” esprimevano il desiderio di un conflitto risolto attraverso la giustizia invece che attraverso compromessi iniqui. I nastri di lutto e le fotografie dei soldati ucraini caduti evidenziavano la drammaticità della situazione attuale, creando un momento di riflessione collettiva su ciò che milioni di ucraini stanno vivendo.

Le voci dei partecipanti e un appello alla solidarietà

Tra i manifestanti, Ruslana Tkach, rappresentante di “UaMi”, ha delineato con incisività le aspettative della comunità ucraina. “Ci aspettiamo che le persone ci sostengano e che si ricordino che siamo stati invasi”, ha dichiarato, richiamando l’attenzione su come la comunità non stia semplicemente richiedendo aiuto, ma anche garanzie per un futuro migliore. Tkach ha rimarcato l’importanza di mantenere viva l’attenzione sulla sicurezza dell’Ucraina e sulla necessità di un continuo sostegno da parte dell’Italia e delle istituzioni europee, evidenziando che non bisogna avere paura di fronte a chi cerca di minare i principi di libertà.

Le parole di sostegno e coraggio hanno risuonato anche tra gli altri partecipanti. Rivolgendosi a una piazza gremita, Tkach ha aggiunto: “Il mondo dovrebbe essere come l’Ucraina, forte e resistente, amante della democrazia.” Questo forte messaggio ha trovato eco nel coro dei presenti, tutti uniti nel rivendicare il diritto di avere voce in capitolo per poter decidere il futuro del proprio paese.

La presenza della politica al corteo

La manifestazione ha visto anche la partecipazione di volti noti della politica italiana. Tra questi, la presidente del Consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi, e diversi rappresentanti di Forza Italia, Radicali, Italia Viva e Partito Democratico. Questa partecipazione ha sottolineato l’importanza dell’evento, ponendo l’accento sulla necessità di un’azione diplomatica e solidale da parte dell’Italia e dell’Unione Europea nei confronti dell’Ucraina. La presenza di politici ha arricchito il messaggio della manifestazione, dimostrando unione e un impegno collettivo nella lotta per la libertà e la pace.

In una manifestazione che si preannunciava commemorativa, si è trasformata in un forte richiamo all’azione e alla solidarietà, non solo da parte della comunità ucraina, ma di tutta la società civile. Con queste manifestazioni, si cerca di mantenere viva l’attenzione sulla guerra in Ucraina e sulla necessità di sostegno attivo da parte di tutti.

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