In occasione della giornata nazionale “Sfratti Zero”, Milano si prepara a una mobilitazione significativa. Due presidi antisfratto sono stati organizzati per supportare famiglie in condizioni di grave vulnerabilità sociale. L’iniziativa è promossa dall’Unione Inquilini, che denuncia una situazione critica riguardo all’emergenza abitativa nel capoluogo lombardo.
L’emergenza abitativa a Milano
Milano si trova ad affrontare un’emergenza abitativa che viene accusata di essere particolarmente grave. Secondo l’Unione Inquilini, le risposte offerte dal Comune ai casi di sfratto sono per lo più inadeguate, soprattutto per le famiglie con minori e le persone vulnerabili come anziani e invalidi. Questo contesto di precarietà vive in un clima di assenza di soluzioni pratiche e tempestive, lasciando molte persone in balia di una situazione insostenibile.
Le difficoltà sono ulteriormente amplificate dalla mancanza di politiche abitative efficaci che possano rispondere alle esigenze di una popolazione che sta facendo fronte a una crisi abitativa crescente. Le strutture di assistenza esistenti non riescono a far fronte alle necessità di coloro che, a causa di una serie di fattori, si trovano a rischiare di perdere la propria casa. Famiglie con bambini, anziani malati e persone con disabilità spesso non ricevono l’assistenza necessaria, rimanendo in una condizione di isolamento e vulnerabilità .
I casi emblematici di sfratto
Gli eventi programmati per la giornata “Sfratti Zero” si concentreranno su due casi specifici che mettono in luce la gravità della situazione. Il primo riguarda uno sfratto previsto per un ottantenne invalido con seri problemi di salute che risiede in via Lanfranco Della Pila 57, nel quartiere Niguarda. Questo caso rappresenta un esempio lampante delle difficoltà che affrontano le persone anziane e malate in una città dove il supporto sociale tarda ad arrivare.
Il secondo caso, che sarà oggetto di attenzione, si riferisce a una famiglia di profughi palestinesi in via Quarti 28, a Baggio. La famiglia, composta da due minori invalidi, è stata considerata “senza titolo” a causa di una situazione di subaffitto. La normativa attuale impedisce qualsiasi forma di regolarizzazione, impedendo anche l’accesso a strutture di residenza sociale temporanea, rendendo così impossibile trovare una soluzione dignitosa alla loro condizione.
Le richieste dell’Unione Inquilini
In seguito agli sfratti in programma, l’Unione Inquilini, unita ad altre organizzazioni, chiede un rinvio degli sfratti, auspicando il reperimento di soluzioni abitative dignitose. Le associazioni denunciano l’insufficienza di azioni concrete da parte delle istituzioni natalizie e locali tese a opporsi a tale emergenza.
Particolare attenzione viene rivolta al patrimonio immobiliare inutilizzato, composto da circa 16.000 alloggi vuoti di proprietà di Aler e del Comune di Milano. A queste si aggiungono le proprietà di enti a controllo pubblico, come il Pat, con oltre 300 alloggi vuoti, e Ats Milano, che possiede circa 100 alloggi inoccupati. Le organizzazioni manifestano l’urgenza di un intervento diretto su questi spazi, che potrebbero essere riqualificati e destinati a famiglie in difficoltà .
La mobilitazione di giovedì rappresenta una chiamata all’azione affinché le istituzioni si impegnino concretamente nel contrastare l’emergenza abitativa e garantire il diritto alla casa per tutti.