Il Milano Urban Dance Festival torna a Milano con la sua seconda edizione, portando una varietà di stili di danza urbana e contemporanea nei parchi e nelle piazze della zona Ovest della città. Organizzato dal Centro Nazionale di Produzione della Danza DanceHauspiù, questo festival mette in luce la diversità e la vivacità della scena della danza urbana a Milano.
Danze di strada in vetrina
Da hip hop a waacking dance, da urban contemporary a break dance, merengue, bachata e afro urban, il Milano Urban Dance Festival offre un’ampia gamma di stili di danza da scoprire e sperimentare. Con workshop, laboratori artistici inclusivi e performance da artisti internazionali, il festival è un momento di celebrazione della cultura della danza urbana in tutte le sue forme.
Un’offerta culturale inclusiva
La direttrice artistica Annamaria Onetti sottolinea l’importanza dell’inclusione e della diversità culturale nel programma del festival. Con l’aggiunta di afro-contemporary, balli latinoamericani e waacking dance, il Milano Urban Dance Festival si propone di coinvolgere e valorizzare le varie comunità presenti nei quartieri di Baggio, Forze Armate e Quarto Cagnino.
Artisti e performer di fama internazionale
Il festival ospita artisti rinomati nel mondo della breakdance e della danza urbana. Da Carlos Kamizele a Sly e Mr. Byron, passando per Raquel de la Cruz e Cristiana Pigazzi, il Milano Urban Dance Festival accoglie talenti provenienti da diverse parti del mondo, creando un vero e proprio melting pot di culture e stili di danza.
Radici e innovazione: il cuore del festival
Con performance che spaziano dal tradizionale al contemporaneo, il Milano Urban Dance Festival promuove la ricerca delle proprie radici culturali attraverso la danza. Con spettacoli come “Roots” di Michela Priuli e workshop dedicati alla fusione di stili e tecniche, il festival si pone come un ponte tra tradizione e innovazione nel mondo della danza urbana.
Il Milano Urban Dance Festival è un’occasione unica per immergersi nella cultura della danza urbana, partecipando a eventi gratuiti e coinvolgenti. Per prenotare i workshop e per ulteriori informazioni, è possibile contattare il Centro Nazionale di Produzione della Danza DanceHauspiù al numero 329.6005802 o visitare il sito www.dhpiu.com.
Approfondimenti
- Il Milano Urban Dance Festival è un evento che celebra la diversità e la vivacità della scena della danza urbana a Milano. Organizzato dal Centro Nazionale di Produzione della Danza DanceHauspiù, il festival presenta una varietà di stili di danza urbana e contemporanea, inclusi hip hop, waacking dance, urban contemporary, break dance, merengue, bachata e afro urban.
La direttrice artistica del festival, Annamaria Onetti, ha sottolineato l’importanza dell’inclusione e della diversità culturale nel programma dell’evento. Grazie alla presenza di afro-contemporary, balli latinoamericani e waacking dance, il Milano Urban Dance Festival si propone di coinvolgere e valorizzare le varie comunità presenti nei quartieri di Baggio, Forze Armate e Quarto Cagnino.
Il festival vanta la partecipazione di artisti e performer di fama internazionale come Carlos Kamizele, Sly, Mr. Byron, Raquel de la Cruz e Cristiana Pigazzi, provenienti da diverse parti del mondo. Questo crea un melting pot di culture e stili di danza, offrendo al pubblico un’esperienza unica.
Il Milano Urban Dance Festival promuove anche la ricerca delle radici culturali attraverso la danza, con spettacoli che spaziano dal tradizionale al contemporaneo. Opere come “Roots” di Michela Priuli e workshop che esplorano la fusione di stili e tecniche testimoniano l’impegno del festival nel creare un ponte tra tradizione e innovazione nel mondo della danza urbana.
L’evento offre workshop, laboratori artistici inclusivi e performance da artisti internazionali, creando un’offerta culturale inclusiva e coinvolgente per tutti gli appassionati di danza urbana. Per maggiori informazioni e per prenotare i workshop, è possibile contattare il Centro Nazionale di Produzione della Danza DanceHauspiù attraverso i dettagli forniti nell’articolo.