Un importante passo verso il potenziamento delle capacità di difesa in Europa è stato compiuto dalla Commissione europea che ha recentemente approvato il quinto programma di lavoro annuale del Fondo europeo per la Difesa . Con un investimento di oltre 1 miliardo di euro, i fondi sono destinati a progetti di ricerca e sviluppo collaborativi nel settore della difesa. Questo piano ambizioso per il 2025 si propone di sbloccare risorse aggiuntive cruciali per lo sviluppo di tecnologie e capacità difensive ritenute fondamentali. Le aree individuate per il finanziamento comprendono il combattimento a terra, la sicurezza spaziale, le operazioni aeree e navali, la resilienza energetica e la transizione verso pratiche più sostenibili.
Le tecnologie quantistiche come fondamenta della sicurezza nazionale
Mentre si attende l’individuazione precisa dei progetti finanziati, un convegno tenutosi presso Palazzo Aeronautica a Roma ha evidenziato il crescente interesse per le tecnologie quantistiche. L’evento, intitolato “Quantum Technologies”, organizzato dal Centro Studi Militari Aerospaziali “Giulio Douhet” , ha raccolto esperti e operanti nel settore per discutere dell’importanza di questa innovativa frontiera tecnologica. Le tecnologie quantistiche, ora in fase di studio e sviluppo, si stanno rivelando un elemento cruciale nella strategia di difesa degli Stati. Con l’arrivo della “Seconda rivoluzione quantistica”, si sta difatti trasformando la percezione di questi ambiti da opzioni teoriche ad asset strategici essenziali per mantenere competitività e sovranità tecnologica.
I tre principali ambiti di applicazione delle tecnologie quantistiche – Quantum Computing, Quantum Communication e Quantum Sensing – stanno guadagnando attenzione significativa, poiché le loro potenzialità non sono mai state così rilevanti. La competizione globale in questo settore è forte e lo sviluppo delle capacità in ambito quantistico potrebbe non essere poi così futuristico come appare. Gli investimenti e le ricerche attuali stanno gettando le basi per applicazioni pratiche nelle politiche di difesa.
L’attenzione dell’Aeronautica alle tecnologie quantistiche
Il 30 gennaio 2025, Palazzo Aeronautica ha ospitato un convegno dedicato alle tecnologie quantistiche, con la partecipazione del Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Questo incontro ha rappresentato un’opportunità per approfondire il valore che la difesa attribuisce alle innovazioni quantistiche. Secondo il Generale, la ricerca in questo campo è fondamentale per accelerare i processi decisionali all’interno delle operazioni militari e delle pratiche di cybersecurity. Le trasformazioni in atto, come ha sottolineato Goretti, non riguardano solo l’ambito militare, ma toccano anche altre aree di rilevanza nazionale.
Il coinvolgimento delle industrie e della ricerca nel settore è considerato cruciale. Goretti ha evidenziato il rischio di un isolamento tra il mondo industriale, quello della ricerca e le forze armate. Il dialogo e la collaborazione sono necessari per sviluppare prodotti e sistemi efficaci.
Nel convegno, la co-fondatrice e CTO di Quantum Ket, Noemi Ferrari, ha ulteriormente illustrato come le tecnologie quantistiche si presentino ormai come un elemento strategico per la competitività degli Stati. Grazie ai principi della meccanica quantistica, queste tecnologie sono in grado di risolvere problemi complessi che sfuggono ai normali sistemi tradizionali. Particolarmente promettenti sono i sensori quantistici, i quali si preannunciano in grado di apportare capacità straordinarie, in particolare nel contesto militare. Questi sviluppi stimolano una riflessione profonda sulla evoluzione che sta attraversando il modo di concepire e gestire la sicurezza e la difesa a livello globale.
Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Sara Gatti