Minacce e aggressioni familiari a Crotone: zii denunciati per atti persecutori

Minacce e aggressioni familiari a Crotone: zii denunciati per atti persecutori

Due coniugi di Crotone accusati di violenze e minacce nei confronti della nipote, attivato il “Codice Rosso” per garantire la sua sicurezza e adottate misure cautelari.
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Minacce e aggressioni familiari a Crotone: zii denunciati per atti persecutori - Gaeta.it

Le autorità di Crotone hanno avviato un caso che solleva interrogativi sulle dinamiche familiari e la sicurezza personale. Due coniugi, zio e zia di una donna, sono stati accusati di comportamenti vessatori, tra cui minacce e aggressioni fisiche, nei confronti della loro nipote. Tale situazione sarebbe scaturita da dissidi legati a questioni condominiali, generando in lei uno stato costante di ansia e paura per la propria sicurezza. L’episodio ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno emesso un’ordinanza di divieto di avvicinamento nei confronti dei due indagati, muniti di braccialetto elettronico per monitorare i loro spostamenti.

Comportamenti vessatori e analisi della situazione

La vicenda è emersa grazie alla denuncia presentata dalla donna, che ha rivelato di aver subito, da inizio 2024, una serie di violenze e atti persecutori da parte dei suoi familiari. Secondo quanto riportato, i coniugi avrebbero messo in atto un comportamento sistematico di aggressione verbale e fisica, culminando addirittura in episodi di grave violenza. La richiesta d’intervento da parte della polizia ha attivato la procedura “Codice Rosso”, un protocollo che prevede azioni rapide di protezione per le vittime di violenza domestica in Italia.

Gli investigatori della Questura di Crotone, in seguito alla segnalazione, hanno condotto approfondimenti e raccolto le testimonianze necessarie per ricostruire gli eventi. Ciò ha portato all’acquisizione di prove significative, che attestano la persistenza delle aggressioni nei confronti della donna e l’allarmante escalation del conflitto familiare. Non è raro che, in situazioni concitate come queste, le tensioni portino a un deterioramento del rapporto, rendendo necessarie misure protettive.

Conseguenze legali e misure precauzionali

A seguito della denuncia, l’autorità giudiziaria ha emesso un’ordinanza cautelare nei confronti della coppia, il marito di 71 anni e la moglie di 64 anni. Il provvedimento stabilisce un divieto di avvicinamento nei confronti della vittima e prevede l’assegnazione di un braccialetto elettronico, strumento che permette di monitorare e limitare i movimenti degli indagati, garantendo così una maggiore sicurezza alla donna. Questa misura riflette l’impegno delle autorità nel fornire protezione immediata a chi si trova in situazioni di rischio.

L’adozione di misure preventive di questo tipo è fondamentale non solo per la tutela della vittima, ma anche per inviare un messaggio chiaro contro la tolleranza a comportamenti violenti e persecutori. L’episodio sta suscitando attenzione in seno alla comunità locale e mette in luce l’importanza di interventi tempestivi in circostanze critiche. La polizia ha sottolineato come sia essenziale che le vittime di violenza familiare non esitino a chiedere aiuto, per fermare in tempo questo tipo di dinamiche pericolose.

Il caso continua ad essere oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine mentre investigano ulteriormente per garantire la sicurezza della donna e approfondire le circostanze che hanno portato a una tale escalation di violenza familiare.

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