La Reggia di Caserta ha ricevuto la visita del ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha potuto toccare con mano i risultati dei progetti di valorizzazione del sito e affrontare le sfide legate alla gestione del complesso monumentale. Accompagnato dal direttore Tiziana Maffei e dallo staff del Museo, il ministro ha esplorato vari settori espositivi e spazi del complesso borbonico, ricevendo dettagli sul lavoro svolto dall’istituto e sulle necessità future.
visita al patrimonio storico, artistico e naturalistico della reggia
Alessandro Giuli ha iniziato l’itinerario con una passeggiata nelle Serre di Graefer, situate all’interno del Giardino Inglese, un’area verde di grande interesse storico che coniuga natura e architettura paesaggistica del XVIII secolo. Successivamente ha camminato nel Bosco vecchio, una porzione di vegetazione antica che testimonia la cura dedicata alla conservazione degli spazi esterni della Reggia.
Il tour è proseguito negli spazi interni con la Gran Galleria, recentemente destinata a nuovo spazio espositivo e sede della mostra “Metawork – Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta”. L’esposizione attira l’attenzione su temi contemporanei attraverso le opere di Pistoletto, in dialogo con gli ambienti storici del palazzo. Il percorso si è concluso con la visita agli Appartamenti Reali, cuore della residenza borbonica, testimoni dell’intera storia dell’edificio e della sua funzione originaria.
interventi di recupero e nuove aperture all’interno del complesso museale
Durante il sopralluogo, lo staff della Reggia ha mostrato al ministro numerosi interventi svolti negli ultimi anni. L’ala ovest del palazzo reale ha subito restauri significativi, finalizzati a garantire maggior sicurezza e fruibilità del patrimonio architettonico. Tra le novità più importanti c’è l’allestimento della collezione Terrae Motus, dedicata ai terremoti con opere di artisti italiani e internazionali, che arricchisce il valore culturale del museo.
Tra i progetti più rilevanti, anche le iniziative legate al PNRR , dedicate a migliorare la valorizzazione e la gestione della Reggia. Sono in corso attività di partenariato pubblico-privato volte a sostenere economicamente e logisticamente le nuove aperture e la manutenzione continua. Importanti i lavori sui percorsi museali, con nuove sale fruibili come le Sale Vanvitelli e Amelio, che hanno ampliato gli spazi visitabili e migliorato l’esperienza dei visitatori.
ruolo internazionale e vocazione culturale della reggia di caserta
Il direttore Tiziana Maffei ha sottolineato al ministro la ricchezza e varietà del patrimonio della Reggia di Caserta. Oltre all’aspetto storico-artistico e paesaggistico, la residenza punta a rafforzare il suo ruolo nel network delle Residenze Reali Europee. Questa rete riunisce importanti siti culturali per sviluppare una diplomazia culturale basata su elementi comuni della storia europea.
La partecipazione a questo circuito internazionale dà alla Reggia una funzione più ampia rispetto alla conservazione del singolo sito. La struttura diventa un punto di incontro e confronto tra paesi europei, valorizzando le sostanze culturali comuni e offrendo una vetrina per iniziative e scambi che riguardano la cultura, l’arte e la storia del continente.
criticità legate al personale e richieste per il futuro della reggia
Al termine della visita, il ministro Giuli ha elogiato il lavoro del team museale, manifestando soddisfazione per i risultati raggiunti dalla Reggia di Caserta. Ha chiesto quali fossero le difficoltà maggiori da affrontare per sostenere il progetto di rilancio della residenza borbonica.
Il personale ha indicato la carenza grave di operatori come il problema principale. Mancano figure professionali capaci di gestire le molte attività quotidiane, dalla sicurezza alla manutenzione, fino alla organizzazione delle esposizioni. Senza un adeguato potenziamento del personale, non sarà possibile sviluppare pienamente il potenziale del museo né garantire una gestione adeguata di tutte le sue componenti.
Le richieste puntano quindi all’assegnazione di risorse umane aggiuntive per coprire i vuoti di organico e sostenere il lavoro di valorizzazione. La questione del personale rappresenta la sfida principale per il futuro, una variabile decisiva per confermare la Reggia di Caserta come uno dei luoghi culturali più importanti d’Italia.