Miracolo a Val della Torre: recuperata un’anziana dispersa nei boschi dopo una notte da incubo

Miracolo a Val della Torre: recuperata un’anziana dispersa nei boschi dopo una notte da incubo

Un’anziana di 85 anni scomparsa nei boschi di Burlera è stata salvata dai Vigili del Fuoco dopo una notte di ricerche, riportata a casa sana e salva dalla comunità di Val della Torre.
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Miracolo a Val della Torre: recuperata un’anziana dispersa nei boschi dopo una notte da incubo - Gaeta.it

Una notte di ansia e incertezza ha coinvolto la comunità di Val della Torre, quando un’anziana di 85 anni è scomparsa nei boschi di Burlera. La sua odisséa ha attirato l’attenzione e l’impegno dei Vigili del Fuoco, che si sono mobilitati immediatamente. Grazie a un intervento rapido ed efficace, l’anziana è stata salvata e riportata a casa sana e salva.

L’allerta scatta al calar del sole

Le operazioni di ricerca hanno avuto inizio lunedì sera, quando i familiari dell’anziana, preoccupati per il suo ritardo nel rientrare, hanno lanciato l’allerta ai soccorsi. La donna si era avventurata in una zona boschiva nota per la sua difficoltà di accesso, un’area impervia e insidiosa dove il rischio di smarrirsi è elevato. Celermente, i Vigili del Fuoco hanno attivato le procedure di soccorso, mobilitando una squadra specializzata del nucleo Speleo Alpino Fluviale di Torino. Questi esperti sono addestrati per affrontare situazioni critiche in ambienti ostili, dove le condizioni possono diventare rapidamente pericolose.

A supporto delle operazioni via terra, è stato anche impiegato l’elicottero Drago, un elicottero di soccorso che ha sorvolato l’area di ricerca durante tutta la notte. Il personale di bordo ha effettuato un monitoraggio costante, cercando segnali che potessero indicare la presenza della donna. La paura e l’eccitazione si sono mescolate con il passare delle ore, mentre le temperature scendevano e la notte avvolgeva il bosco in un silenzio opprimente.

Le fasi del soccorso e la speranza che si affievolisce

Man mano che il tempo passava, l’ansia cresceva fra i soccorritori e i familiari. Ogni minuto che trascorreva sembrava aumentare la tensione. I rigidi strati di gelo notturno rendevano l’ambiente ancora più ostile per chi si trovava all’esterno, aggravando i timori per la salute dell’anziana. L’assenza di segni visibili, unite alla mancanza di contatti, ha reso il salvataggio ancor più complesso.

Dopo ore di ricerche incessanti, alla fine la luce tanto attesa si è accesa. Un segnale di vita è stato avvistato: tra gli alberi, una sagoma rannicchiata tra i rovi. Con grande sorpresa e sollievo, i soccorritori hanno potuto confermare che si trattava dell’anziana dispersa. Nonostante fosse infreddolita e visibilmente stremata, la donna era cosciente e in grado di comunicare.

Il recupero e il ritorno a casa

La delicatezza dell’intervento è stata una priorità per il team di soccorso. Una volta che la donna è stata stabilizzata, è stata trasportata in elicottero all’ospedale Molinette di Torino. Raggiungere il luogo di ritrovamento via terra sarebbe stato impraticabile, data la difficoltà del percorso. I medici dell’ospedale hanno iniziato a prendersi cura di lei, sottoponendola agli accertamenti necessari. Le prime notizie sulle sue condizioni di salute sono state rassicuranti, anche se l’esperienza vissuta ha senza dubbio lasciato un segno profondo.

Per il nucleo SAF e il reparto aereo dei Vigili del Fuoco, questo intervento ha rappresentato una sfida significativa. Tuttavia, il lieto fine ha ripagato gli sforzi. L’anziana è tornata finalmente a casa, riunita con i suoi familiari che l’attendevano con grande apprensione. Il loro abbraccio ha sigillato un momento di commozione, un ricordo che rimarrà impresso nella comunità di Val della Torre. La storia di questo intervento ha dimostrato come il coraggio, la preparazione e la rapidità dei soccorsi possano cambiare il corso di una situazione critica, trasformando una possibile tragedia in un racconto di speranza e salvezza.

Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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