Miramare: Il luogo della cultura più visitato del Friuli Venezia Giulia

Miramare: Il luogo della cultura più visitato del Friuli Venezia Giulia

Miramare registra un aumento record di visitatori nel 2024, nonostante i danni della mareggiata, e si integra nella nuova rete museale del Friuli Venezia Giulia per una gestione culturale più efficace.
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Miramare: Il luogo della cultura più visitato del Friuli Venezia Giulia - Gaeta.it

Miramare, icona della cultura friulana, ha confermato la sua rinnovata attrattiva nel 2024 nonostante i danni causati dalla mareggiata del novembre 2023. Con un numero record di visitatori e un bilancio in espansione, il castello continua a essere uno dei punti di riferimento della regione. Questo articolo analizza i dati di affluenza e i recenti sviluppi della rete museale nazionale in Friuli Venezia Giulia.

Aumento delle visite e nuovi record

Nel corso del 2024, Miramare ha registrato vendite di 404.785 biglietti, superando il numero dell’anno precedente, quando erano stati emessi 343.927 biglietti. Questo significativo incremento si traduce in un aumento dell’18,49% rispetto al 2023. A questi numeri si aggiungono anche i 2.767 visitatori del Castelletto – Antiche Cucine, che, insieme al castello, portano il numero totale dei visitatori a 407.552. La risposta del pubblico conferma il fascino duraturo del complesso monumentale, che nonostante le difficoltà legate alle mareggiate ha saputo mantenere un alto livello di attrattività.

L’importanza di Miramare non è solamente nelle cifre, ma anche nel valore culturale e storico che rappresenta per il Friuli Venezia Giulia. Il parco storico, che attira anch’esso un pubblico considerevole, ha raggiunto 1.066.649 ingressi, evidenziando un incremento rispetto ai 1.035.443 registrati nel 2023. I visitatori continuano a sentirsi colpiti dalla bellezza e dalla storia che permeano il luogo.

Rete museale nazionale del Friuli Venezia Giulia

La presentazione del bilancio sociale ha segnato un’importante tappa per la nuova rete di musei nazionali del Friuli Venezia Giulia, che dal 2024 raccoglie diversi istituti sotto un’unica direzione. Oltre al Museo e al Parco del Castello di Miramare, la rete include i musei archeologici di Aquileia e Cividale, nonché il Museo dell’archeologia subacquea dell’Alto Adriatico, che aprirà a Grado. Questa sinergia ha portato a una gestione più efficace e a un ampliamento delle offerte culturali.

Ad Aquileia, le statistiche di visita sono incoraggianti, mostrando trend pre-Covid con 2.043 visitatori all’interno del museo e 3.857 per il Museo paleocristiano, elementi chiave per la conservazione della storia locale. I lavori in corso a Cividale, sebbene abbiano causato interruzioni, hanno assicurato un costante accesso al pubblico, permettendo anche la continuazione delle attività scientifiche.

Impatti finanziari e futuri progetti

Il nuovo assetto museale ha comportato una notevole ristrutturazione dei bilanci: la fusione dei bilanci della Direzione regionale musei e del Museo di Miramare ha portato a una gestione complessiva di circa 25 milioni di euro, in crescita rispetto agli 11 milioni gestiti riguardo solo al Museo di Miramare. Questi fondi permettono di sviluppare attività e iniziative che possono arricchire ulteriormente l’offerta culturale della regione.

Andreina Contessa, direttrice dei Musei nazionali FVG e del Museo e Parco del Castello di Miramare, ha sottolineato l’efficacia della nuova rete. Il ministero ha investito risorse significative, e i risultati si riflettono nei numeri e nell’attenzione crescente. Contessa ha anche menzionato il Museo di Grado, previsto in apertura entro il 2025. Con il termine dei lavori edili e senza intoppi burocratici, il museo potrebbe accogliere i visitatori già nel prossimo anno, completando così un’importante espansione della rete culturale.

Miramare si conferma non solo come un simbolo della storia e della bellezza naturalistica, ma anche come un nodo centrale per lo sviluppo culturale dell’intera regione.

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