Il mondo della birra artigianale ha trovato una sua vetrina importante al Beer&Food Attraction di Rimini, dove il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, On. Mirco Carloni, ha esposto le sue idee per rilanciare il settore dei microbirrifici. L’incontro ha messo in evidenza le sfide e le opportunità che questo segmento dell’industria alimentare italiana deve affrontare, sottolineando l’importanza della riduzione delle accise e della valorizzazione delle materie prime locali.
La proposta di riduzione delle accise per i microbirrifici
Durante il suo intervento, Carloni ha evidenziato la necessità di rendere il sistema dei microbirrifici più stabile, un passo che secondo lui gioverebbe all’intero paese. A tal proposito, ha parlato di una proposta di legge che prevede una riduzione delle accise sulla birra del 50%. Questo provvedimento, sostenuto dalla Lega, potrebbe rappresentare un impulso significativo per l’industria, che negli ultimi anni ha visto una crescita costante ma ha incontrato anche diverse difficoltà .
La riduzione delle accise è vista come una misura fondamentale per incentivare la produzione e la vendita di birra artigianale, rendendo i prodotti italiani più competitivi sul mercato globale. Carloni ha messo in risalto come questa misura non solo supporterebbe i piccoli produttori, ma contribuirebbe anche a rafforzare l’economia locale e la tradizione birraria italiana. La questione delle accise, infatti, ha sempre rappresentato un ostacolo per i microbirrifici, rendendo difficile la loro affermazione in un mercato dominato da grandi gruppi.
L’importanza delle origini e della filiera locale
Un altro punto focale del discorso di Carloni è stato il richiamo all’importanza delle origini e della qualità dei prodotti. Secondo il Presidente della Commissione Agricoltura, il successo della birra artigianale italiana si fonda sull’autenticità del legame con la campagna e l’agricoltura locale. Ogni birra racconta una storia, le sue radici affondano nel terreno, e dunque è indispensabile mantenere un legame con le tradizioni agricole.
Carloni ha avvertito i rischi di un’eccessiva standardizzazione globale che potrebbe compromettere le peculiarità dei prodotti italiani. Questo approccio, se non bilanciato con il rispetto delle origini locali, rischia di ridurre il valore aggiunto dei nostri prodotti. Il forte legame con la terra, e l’impegno per valorizzare la filiera della birra, sono essenziali per mantenere vivo l’eccellenza made in Italy.
Un ulteriore aspetto evidenziato è la necessità di investire nel luppolo e nell’orzo italiani. Attualmente, gran parte di questi ingredienti viene importata, e Carloni ha sottolineato l’importanza di sviluppare una produzione nazionale di alta qualità . Far crescere la filiera locale permetterebbe non solo di ridurre i costi, ma anche di garantire la freschezza e la qualità delle materie prime, elementi distintivi della birra artigianale.
Un futuro per i microbirrifici italiani
La visione di Carloni per il futuro dei microbirrifici italiani si basa su un equilibrio tra tradizione e innovazione. Lavorando insieme ai produttori e agli agricoltori, si possono sviluppare strategie che promuovano non solo i prodotti, ma anche il patrimonio culturale italiano. L’incontro al Beer&Food Attraction di Rimini ha rappresentato un’opportunità per avviare un dialogo che, con le giuste politiche, potrebbe portare a un rilancio del settore.
Il potenziale dei microbirrifici italiani è indubbio, e con il giusto supporto e una maggiore attenzione verso le origini e la qualità , possono diventare protagonisti nella scena internazionale. L’obiettivo deve essere chiaro: preservare le tradizioni del nostro territorio e promuovere una birra che racconti la storia e l’identità del nostro paese.