L’arte della maglieria sta vivendo un momento di rinascita, grazie all’interazione tra creatività e innovazione tecnologica. Mirco Giovannini, stilista romagnolo di ribalta, ha trovato una soluzione originale unendo il lavoro artigianale alla forza dell’intelligenza artificiale. Nel suo atelier di Roma, ha dato vita a creazioni che sfidano i limiti tradizionali della moda, come i capi in maglia senza cuciture. La sua storia è un viaggio affascinante che racconta l’evoluzione di un marchio, Atelier Folleria, frutto di un’intesa unica con l’imprenditore Gianluca Marchetti.
I materiali e le tecniche innovative
La magia delle creazioni di Giovannini risiede nell’utilizzo di filati di alta qualità, come il sottilissimo filato finezza 18, che offre una morbidezza senza pari. La collaborazione con l’azienda “MT” di San Giovanni in Marignano è fondamentale per portare avanti questa missione. Qui, all’interno di una fabbrica dedicata, si combina l’expertise umana con macchinari avanzati, realizzando capi che sembrano eterei. I suoi abiti sono un esempio straordinario di come sia possibile unire tradizione e modernità, dando vita a collezioni che puntano sulla femminilità e sulla raffinatezza. Tecniche come il jacquard, un tempo impossibili per la complessità dei disegni, sono ora alla portata grazie a tecnologie che permettono di realizzare motivi intricati ed elaborati.
La nuova collezione Autunno/Inverno 2024/25
Recentemente, Giovannini ha presentato la sua collezione Autunno/Inverno 2024/25 a Rimini, in una location originale dedicata all’arte e alla moda, Basinio 3. Qui, le modelle hanno indossato capi unici in una sfilata che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico. Tra abiti-guaina, maglie-camicia in tricot e tubini con dettagli in metallo, i capi esprimono una forte personalità e un’estetica contemporanea. L’atmosfera della sfilata è stata amplificata dalla musica di un’arpa celtica, creando un mix evocativo che ha accompagnato l’uscita di ogni modello. I cappottini jacquard e gli spolverini in nero e oro si sono contrapposti a pantaloni morbidi, tutti elementi che raccontano di una moda pensata per una donna sofisticata e sicura di sé.
Il progetto di rilancio e l’ispirazione artistica
Mirco Giovannini ha legato il suo destino a quello dell’imprenditore Gianluca Marchetti, creando MG Atelier, una nuova etichetta dedicata alla maglieria di lusso. Questa sinergia tra i due rappresenta un riavvio significativo per Giovannini, un designer che ha avuto esperienze con marchi celebri come Versace e Jean Paul Gaultier. La sua formazione a Bologna e la sua lunga carriera hanno contribuito a forgiare una visione unica dello stile. La collezione attuale trae ispirazione dai volumi degli anni ’50, rappresentando un equilibrio tra nostalgia e modernità. Riferimenti al futurismo dei primi anni 2000 si mescolano con tessuti innovativi e forme che richiamano una certa eleganza senza tempo.
Un abito distintivo e innovativo
Tra i pezzi chiave delle sue ultime creazioni, emerge un abito chiamato “balloon”, che combina filati leggeri con fibre tecniche dai riflessi luminosi. Questo progetto ha portato a uno stile che gioca con la silhouette e la dimensione, utilizzando pieghe e strati per dar vita a volumi tridimensionali. Durante la presentazione, Giovannini ha indossato un kimono della nuova linea gender fluid, “Karmasutra”, caratterizzato da un design double-face che esplora tematiche profonde attraverso un linguaggio visivo audace, ispirato al concetto di karma e all’unione tra le persone. Questa collezione non è solo moda, ma una narrativa che mette in luce la complessità e la bellezza delle interazioni umane.
Un percorso professionale ricco di esperienze
Dopo aver studiato moda a Bologna e aver intrapreso una carriera che lo ha portato a collaborare con alcune delle maison più prestigiose, Mirco Giovannini ha deciso nel 2007 di dedicarsi a un progetto personale, dando vita alla sua linea. La sua notorietà è cresciuta nel 2006, quando ha partecipato e si è fatto notare nel concorso “Who’s on Next?”. Da allora, il suo percorso nel mondo della moda è stato costellato di successi e di scoperte personali, portandolo a sperimentare costantemente e a spingere i limiti di ciò che la maglieria può rappresentare. L’incontro con Gianluca Marchetti segna un nuovo capitolo di questa storia, promettendo evoluzioni stimolanti per il futuro della moda italiana.