Missione umanitaria nel Mediterraneo: la Fondazione Migrantes al fianco di Mediterranea Saving Humans

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Missione umanitaria nel Mediterraneo: la Fondazione Migrantes al fianco di Mediterranea Saving Humans - Gaeta.it

La recente missione della Fondazione Migrantes, in collaborazione con Mediterranea Saving Humans, ha avuto l'obbiettivo di documentare le attività di soccorso nel Mediterraneo e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla crisi migratoria. Attraverso l’esperienza diretta dei suoi rappresentanti, don Alessandro Messina e Donatella D'Anna, è emerso un quadro intenso e toccante delle sfide e delle gioie vissute a bordo della Mare Jonio.

l’esperienza della missione umanitaria

L’incontro con la realtà dei migranti

Tra il 24 e il 25 agosto, la missione ha consentito il salvataggio di 182 migranti in difficoltà. Don Alessandro, conosciuto come don Sandro, ha condiviso la sua esperienza, mettendo in luce come questo viaggio abbia profondamente cambiato la sua visione delle cose. Accanto a lui, Donatella D'Anna, responsabile della sede Migrantes di Caltanisetta, ha sottolineato la differenza tra la narrazione astratta dei viaggi dei migranti e la realtà palpabile vissuta direttamente. "Non sono sorpresa da ciò che ho visto - ha spiegato Donatella - ho sentito molte storie, ma vivere quel dolore in prima persona è totalmente diverso.” Le loro testimonianze rivelano come il contatto diretto con la sofferenza umana possa suscitare una riflessione profonda sulle ingiustizie che affliggono i più vulnerabili.

Il viaggio è stato caratterizzato da momenti di intensa sofferenza, intercettati dalle lacrime di gioia nei volti dei migranti una volta portati in salvo. “Ho visto molta sofferenza, ma anche felicità - ha aggiunto don Sandro - e questo lascia il segno.” Un’esperienza che invita a considerare la complessità e l'emotività del fenomeno migratorio.

l'alleanza tra fondazione migrantes e mediterranea saving humans

Una missione condivisa

L’iniziativa della Fondazione Migrantes ha preso forma grazie all'incontro con Luca Casarini, attivista fondatore di Mediterranea. Don Sandro racconta di aver chiesto di partecipare a titolo personale e come, nel tempo, ciò abbia portato all’idea di unire le forze per affrontare insieme la crisi. L'invio di una barca a vela è stato pensato per dare visibilità alla situazione nel Mediterraneo e per dare voce a chi non ne ha. “La Chiesa deve vedere con i propri occhi ciò che sta accadendo - ha affermato Donatella - esser testimoni di questa tragedia è fondamentale.”

Il lavoro dell’organizzazione non si limita ai soccorsi, ma si estende anche alla sensibilizzazione delle comunità cristiane su temi come l’accoglienza e la costruzione di una società più giusta e inclusiva. “Dobbiamo costruire una civiltà dell’amore - ha sottolineato don Sandro - dove ci sia posto per tutti.” Donatella ha poi aggiunto che è necessario un approfondimento del sistema dei visti per affrontare la radice del problema, piuttosto che limitarsi a soccorrere chi arriva sulle nostre coste.

un messaggio di speranza e umanità

L’impatto della missione sulla comunità

L'arrivo sicuro dei migranti e il loro salvataggio rappresentano solo una parte del lavoro che il personale della Fondazione Migrantes e di Mediterranea Saving Humans svolge ogni giorno. Monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes, ha spiegato che l’obiettivo del viaggio era anche quello di aumentare la consapevolezza rispetto a ciò che accade nel Mediterraneo. "Dobbiamo cercare di fornire un’informazione più precisa e meno polarizzata sul fenomeno migratorio," ha sottolineato.

Il messaggio principale che emerge dai racconti di don Sandro e Donatella è la necessità di riconoscere l'umanità in ogni persona. “Dio ha creato il mondo per tutti - ha affermato don Sandro - e questa missione ha rappresentato una straordinaria opportunità di condivide l’amore per l’umanità.” In un periodo in cui le tensioni sul tema dell'immigrazione sono crescenti, le loro parole invitano a riflettere sulla responsabilità di ogni individuo nei confronti dei migranti e a rinnovare l’impegno verso una società più accogliente.

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