Un nuovo pacchetto di misure anti-inquinamento è stato implementato dal Comune di Parma, con l’obiettivo di far fronte alla grave situazione ambientale causata dalle polveri PM10. Queste iniziative rientrano nel Piano Aria Integrato Regionale , che si pone come obiettivo la salvaguardia della qualità dell’aria, soprattutto dopo che la città ha registrato un numero preoccupante di sforamenti. L’implementazione di queste misure si estenderà fino alla fine del 2024.
La soglia critica di inquinamento
Parma ha recentemente superato la soglia critica di 25 sforamenti in un anno per quanto riguarda il limite giornaliero delle concentrazioni di polveri fini PM10. Questa problematica si è aggravata con il rischio di superare i 35 giorni di sforamento entro la fine dell’anno. La situazione ha spinto le autorità locali a considerare misure attive per ridurre il livello di inquinamento atmosferico e tutelare la salute pubblica. La qualità dell’aria è diventata una priorità per il Comune, e queste restrizioni mirano a ridurre le emissioni nocive nel lungo termine.
Le nuove restrizioni sul riscaldamento
Una delle misure più incisive imposte riguarda l’uso di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa, come caminetti e stufe. In presenza di impianti di riscaldamento alternativi, l’uso di queste fonti è ora vietato. Questa decisione si basa sull’osservazione che l’utilizzo di combustibili solidi come la legna contribuisce significativamente all’aumento delle polveri sottili nell’atmosfera. Con l’intento di abbattere la quantità di particolato nell’aria e migliorare le condizioni generali della salute dei cittadini, l’amministrazione comunale ha avviato un’azione decisa per ridurre l’uso di questi sistemi di riscaldamento in città.
Limitazioni sull’orario di funzionamento degli impianti termici
Oltre al divieto per i generatori di calore, è stata introdotta anche una limitazione riguardante il funzionamento degli impianti termici. È previsto che questi impianti possano operare per un massimo di 13 ore giornaliere, con un limite orario compreso tra le 5 e le 23. Questa misura, già decisa con l’ordinanza del 9 ottobre, è volta a garantire che il riscaldamento non contribuisca oltre alla formazione di polveri sottili nell’atmosfera durante le ore di maggiore attività e circolazione della città.
Maggiore controllo sulla circolazione
Parallelamente alle restrizioni sul riscaldamento, è stata annunciata un’azione di monitoraggio intensificata riguardo alle limitazioni sulla circolazione dei veicoli. Saranno effettuati controlli più severi, mirati a ridurre il traffico e le emissioni inquinanti prodotte dai mezzi di trasporto. La strategia è quella di incentivare l’uso di trasporti alternativi e la mobilità sostenibile. Tali misure si pongono come una risposta necessaria alla crescente incidenza di inquinamento che ha caratterizzato il capoluogo emiliano, cercando di mettere in atto strategie concrete per il miglioramento della qualità dell’aria.
La città di Parma si trova quindi a fronteggiare una sfida ambiziosa, cercando di ridurre non solo le emissioni atmosferiche, ma anche di garantire un ambiente più sano per i suoi residenti. La visione a lungo termine è quella di un miglioramento della vita urbana e della salute collettiva, puntando su azioni concrete e temporali.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Laura Rossi