La situazione relativa alla gestione della popolazione di cinghiali nelle Marche si presenta sotto una luce positiva, in quanto non sono stati registrati casi di peste suina nell’area. Ogni anno, nella regione, la caccia fa attenuare la densità di cinghiali, contribuendo a ridurre i danni che questi animali provocano all’agricoltura e alla sicurezza stradale. L’assessorato alla Caccia e all’Agricoltura, guidato da Andrea Maria Antonini, ha adottato iniziative strategiche per contrastare la proliferazione di questi ungulati, cercando di tutelare le risorse agricole e la sicurezza dei cittadini.
Strategie per il contenimento dei cinghiali
Abbattimenti programmati e misure preventive
Le Marche affrontano la questione del controllo dei cinghiali con l’abbattimento di circa 10.000 esemplari all’anno. Questa attività si suddivide in un 70% di prelievi attraverso la caccia e un 30% attraverso azioni di controllo e selezione. Le misure adottate dalla Regione mirano a minimizzare i danni economici degli agricoltori e a garantire un ambiente più sicuro per la circolazione stradale. Il decreto agricoltura ha delineato un piano per il contenimento della popolazione di cinghiali, rendendo operativo un calendario venatorio anticipato che consente di iniziare le operazioni di caccia dal primo ottobre, un mese prima rispetto al passato.
Auto-difesa e supporto agli agricoltori
Un aspetto chiave delle nuove disposizioni è l’estensione del prelievo di selezione, che è ora aperto tutto l’anno. Gli agricoltori, previo un’apposita formazione e in possesso di licenza di caccia, possono abbattere i cinghiali che infastidiscono le loro coltivazioni. In caso di necessità , possono contare anche su operatori specializzati, garantendo così una maggiore protezione delle loro produzioni agricole.
Innovazioni nelle tecniche di caccia
Orari di caccia e utilizzo di tecnologia avanzata
Un’importante novità introdotta dalla Regione è l’estensione del periodo di abbattimento dei cinghiali fino a mezzanotte, in precedenza limitato fino a mezz’ora dopo il tramonto. L’utilizzo di visori notturni a infrarossi e strumenti di rilevazione del calore rappresenta un’innovazione significativa per rendere questa pratica più sicura ed efficace. Questa tecnologia avanzata permette una rilevazione più precisa degli esemplari durante le ore notturne, aumentando la chance di un abbattimento mirato e controllato.
Incentivazione alla filiera del cinghiale
A titolo di incentivazione per i cacciatori, è stata introdotta una misura che promuove la filiera della carne di cinghiale. Questo approccio non solo stimola un maggiore numero di abbattimenti, ma consente anche di garantire la tracciabilità e la salubrità della carne. Gli animali abbattuti possono essere trasportati entro un’ora nei centri di sosta, dove vengono conservati in celle frigorifere, assicurando un passaggio regolare e trasparente alla filiera di consumo.
Gestione della popolazione di cinghiali: piani attuati
Approvazione dei piani di gestione
A giugno, la Regione ha approvato piani di gestione e abbattimento del cinghiale, insieme al calendario di prelievo in forma selettiva. Queste misure sono fondamentali per garantire un controllo efficace della popolazione di cinghiali e ridurre i conflitti con le attività agricole. La gestione sostenibile di questa specie è quindi un obiettivo primario della Regione, in grado di garantire un equilibrio tra la conservazione della fauna selvatica e la protezione delle attività economiche locali.
Impatto positivi sulla sicurezza e sull’economia
Il forte impegno delle istituzioni locali nella gestione dei cinghiali si traduce in vantaggi tangibili per l’economia regionale e implica una maggiore attenzione per la sicurezza pubblica. Mantenere sotto controllo la popolazione di questi animali significa ridurre i rischi di incidenti stradali e proteggere le coltivazioni dagli attacchi, creando un ambiente più favorevole per l’agricoltura e per la convivenza con la fauna selvatica.