Il festival MiTo, giunto alla sua diciottesima edizione, si prepara a rivoluzionare il panorama della musica classica in Italia. Sotto la direzione artistica di Giorgio Battistelli, che si è proposto di rinnovare un formato che appariva obsoleto, il festival avrà luogo dal 6 al 22 settembre 2023. L’innovativa proposta include per la prima volta eventi ispirati al calcio, coinvolgendo le iconiche squadre di Milano e Torino. Scopriamo di più sugli elementi che caratterizzeranno quest’anno il festival e come si intrecciano con la cultura delle città.
Il concetto di connessione tra musica e città
Una nuova filosofia per il festival
Giorgio Battistelli, noto compositore, al suo debutto come direttore artistico di MiTo, ha evidenziato come i festival di musica classica in Italia tendano a ripetersi e manchino di originalità. Per questo motivo, la sua visione si concentra sulla creazione di forti legami con le realtà urbane in cui il festival si svolge. Battistelli sottolinea che l’elemento chiave sarà la capacità di stabilire connessioni significative tra il pubblico della musica classica e la comunità. L’obiettivo è quello di superare il tradizionale concetto di divulgazione di contenuti culturali, mirando invece a un coinvolgimento attivo delle persone.
Riappropriarsi di spazi significativi
Un tema cardine del festival sarà quello della riappropriazione di spazi storici e significativi, principalmente collegati alla cultura calcistica e musicale delle due città. Piazza San Carlo in Torino, dove nel 2017 si erano verificati incidenti drammatici durante una partita di Champions League, sarà al centro degli eventi. Battistelli ha dichiarato che il festival vuole ridare “vita” a questo luogo, trasformandolo da un’area di sofferenza a un palcoscenico di celebrazione musicale.
L’innovazione del “Musica a due gambe”
Unire calcio e musica classica
Tra le novità più attese del MiTo 2023 vi è il progetto “Musica a due gambe”, il quale integra la cultura calcistica con quella della musica classica. I due eventi principali di quest’anno saranno dedicati alle squadre Milan e Torino, con la partecipazione di orchestre prestigiose e la direzione di rinomati maestri. In particolare, l’orchestra Sinfonica di Milano dirigerà il primo dei due spettacoli, mentre l’orchestra della Rai sarà presente per il secondo. Entrambi gli eventi presenteranno oratori commissionati a compositori contemporanei, affiancati da proiezioni di filmati che celebrano la storia calcistica di entrambe le città.
Tributo alla memoria storica di Torino
Un elemento emozionante di questa iniziativa sarà la celebrazione del 75° anniversario della tragica strage di Superga, in cui perse la vita la squadra del Grande Torino. Attraverso la musica e le immagini, si intende non solo rendere omaggio alla memoria ma anche rafforzare il legame tra la musica e la cultura sportiva di Torino.
Esplorazioni nelle industrie e nelle storie locali
Un viaggio tra le famiglie industriali
Il festival non si limita a esplorare le tradizioni musicali ma si estende anche nella storia industriale delle città. A tal proposito, è stato avviato un progetto intitolato “Artistiche imprese”, dedicato a narrare la saga di famiglie imprenditoriali come quelle di Campari e Martini e Rossi. Questo legame culturale si tradurrà in spettacoli che si terranno al Teatro Dal Verme a Milano e al Teatro Carignano a Torino, puntando a mettere in luce le interazioni tra il mondo del lavoro, l’industria e l’arte.
Commissioni a compositori contemporanei
Il festival MiTo 2023 offre anche prime italiane di opere di autori contemporanei, sostenendo la creatività in tutte le sue forme. L’idea di Battistelli è quella di bypassare un approccio che si basa esclusivamente sull’età degli artisti, dando spazio a autori di tutte le età il cui talento e innovazione sono di primaria importanza. Questa apertura alla creatività diversificata è importante non solo per il rinnovamento del festival, ma anche per il rafforzamento del panorama musicale contemporaneo.
Il gran finale e oltre
Un evento di chiusura che coinvolgerà il pubblico
MiTo si concluderà il 22 settembre 2023 al Piccolo Teatro Strehler di Milano con un evento conclusivo che coinvolgerà un coro di cento alunni delle scuole primarie, numerosi allievi dei conservatori locali e professionisti della musica. Questo spettacolo rappresenta non solo una celebrazione musicale, ma anche un tributo a Puccini in occasione del centenario dalla sua scomparsa. La partecipazione di giovani interpreti e studenti sottolinea l’importanza di educare le nuove generazioni alla musica e alla cultura.
Uno sguardo al futuro del festival
Con queste innovazioni e progetti, l’edizione 2023 di MiTo non si limita a proporre una semplice serie di concerti; si presenta invece come un evento che cerca di forgiare nuovi legami nella comunità, creando un dialogo tra diverse forme di cultura. Le aspettative sono alte, e ci si aspetta che quest’edizione segni un passo importante verso la moderna reinvenzione della musica classica in un contesto urbano vivace e interattivo.