Mobilitazione a L'Aquila: comitati di familiari delle vittime protestano contro sentenze choc

Mobilitazione a L’Aquila: comitati di familiari delle vittime protestano contro sentenze choc

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Mobilitazione a L'Aquila: comitati di familiari delle vittime protestano contro sentenze choc - Gaeta.it

La città di L’Aquila si prepara a ospitare un’importante mobilitazione organizzata dai comitati dei familiari delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009. L’evento, che avrà luogo domani alle 18 presso il parcheggio del tribunale di Villa Gioia, si concentra sul malcontento generato dalle recenti sentenze che hanno negato risarcimenti ai parenti delle vittime e hanno anche attribuito una condotta imprudente a coloro che hanno perso la vita. Stiamo assistendo a una crescente ondata di indignazione sociale che anima questa iniziativa dal titolo “Le vittime non hanno colpa”, tenutasi in conferenza stampa a Palazzo Margherita.

Dettagli sull’iniziativa “Le vittime non hanno colpa”

L’evento di mobilitazione, intitolato “Le vittime non hanno colpa”, si propone di sottolineare l’impotenza che provano i familiari delle vittime in seguito alle decisioni giudiziarie. Durante la conferenza stampa, i rappresentanti dei comitati hanno evidenziato come le recenti sentenze accentuino il loro dolore e la loro frustrazione. In particolare, un punto centrale del dibattito ha riguardato il progetto “Storie di Giustizia”, un documentario che si propone di narrare il dramma vissuto dalla comunità aquilana alla luce delle decisioni legali che hanno segnato il corso della storia post-terremoto. Questo progetto non solo intende preservare la memoria delle vittime, ma anche analizzare le sentenze emesse nel corso degli anni, creando un ponte tra la giustizia e le esperienze personali.

Sentenze recenti e le implicazioni legali

La mobilitazione segue di poche settimane una sentenza che ha confermato una decisione di primo grado risalente al 2022, escludendo ogni responsabilità da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo alla morte di sette studenti durante il sisma. Questa sentenza ha sollevato un’ondata di indignazione, in quanto non solo ha negato risarcimenti ai familiari, ma ha anche condannato gli stessi a sostenere spese legali per un totale di 14mila euro. Tali sviluppi legali non fanno altro che alimentare l’ perceptione di ingiustizia tra le famiglie che già lottano per affrontare il dolore della perdita.

Azioni politiche a sostegno delle famiglie

In risposta a tale situazione, la consigliera comunale Simona Giannangeli, esponente del movimento L’Aquila Coraggiosa, ha annunciato l’intenzione di presentare un ordine del giorno. Questo provvedimento sarà sottoscritto da tutte le forze di minoranza e chiederà ai vertici comunali di farsi carico delle spese legali sostenute dai familiari delle vittime. L’ordine del giorno avrà probabilmente una discussione nel prossimo consiglio comunale, segnando un passo importante verso una maggiore responsabilità da parte delle istituzioni locali. Analogamente, anche a livello regionale, il consigliere Pierpaolo Pietrucci prevede di intraprendere iniziative simili, evidenziando un’ unità di intenti fra le varie forze politiche nel sostenere i familiari delle vittime.

Eventi come quello previsto per domani testimoniano un malessere radicato nella comunità aquilana, dove il senso di giustizia e riconoscimento per le vittime rimane una questione aperta. La mobilitazione non è solo una manifestazione di dolore, ma anche un richiamo all’attenzione su una CRISI legale e morale che continua a riflettersi nel tessuto sociale.

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