Centinaia di cittadini romani hanno preso parte oggi a una manifestazione che si è snodata dalla fermata della metro Garbatella fino alla sede della Regione Lazio. La protesta, che si è svolta sotto una pioggia costante, ha visto la partecipazione di vari gruppi e comitati, uniti nel rifiuto del Modello Giubileo, iniziativa promossa da Governo, Regione e Comune in vista dell’Anno Santo. Il movimento per il diritto all’abitare ha guidato l’azione, evidenziando le criticità legate ai progetti messi in atto dalle istituzioni locali.
Rifiuto del Modello Giubileo
Una delle voci principali durante il corteo è stata quella di Paolo Di Vetta, leader del movimento per il diritto all’abitare. Il suo intervento ha messo in luce i motivi per cui i manifestanti si oppongono al Modello Giubileo, definendolo inadeguato e non in linea con le esigenze della comunità. “Rocca e Gualtieri devono allontanarsi dai nostri quartieri,” ha affermato Di Vetta, esprimendo la resistenza della popolazione alle scelte politiche che non considerano le reali problematiche abitative della capitale.
Il Modello Giubileo, che prevede una serie di investimenti e interventi per preparare Roma all’Anno Santo, è stato oggetto di critiche da più parti. I manifestanti sostengono che queste misure non solo non affrontano il tema degli sfratti, ma potrebbero aggravare ulteriormente la situazione per coloro che vivono già in condizioni precarie. Le parole del leader del movimento vengono supportate da appelli giunti dal Vaticano. Questi inviti, miranti a fermare gli sfratti durante le celebrazioni giubilari, sembrano finiti nel nulla, lasciando gli attivisti con la sensazione che le loro preoccupazioni non vengano ascoltate.
Le richieste dei manifestanti
Durante il corteo, diversi gruppi hanno esposto cartelli e slogan che richiamano l’attenzione sulle esigenze fondamentali dei cittadini. Tra questi, la richiesta di una maggiore trasparenza nelle decisioni politiche, l’impegno per la protezione degli inquilini e l’attenzione al diritto all’abitare. Molti partecipanti hanno sottolineato il contrasto tra gli investimenti previsti per il Giubileo e il crescente numero di famiglie a rischio sfratto.
I comitati presenti hanno espresso la necessità di un dialogo aperto con le istituzioni, chiedendo che le proposte siano realmente accessibili e sostenibili. Gli organizzatori hanno invitato tutti i cittadini a unirsi alla loro causa, affinché il diritto alla casa diventi una priorità per il governo locale. “Siamo qui per farci sentire e chiedere che le nostre voci vengano ascoltate,” ha dichiarato un altro attivista presente alla manifestazione.
Il contesto giuridico e sociale
Il contesto della manifestazione è aggravato da una disciplina giuridica che non sempre tutela gli inquilini e che permette sfratti rapidi e a volte ingiustificati. Negli ultimi mesi, diverse famiglie hanno vissuto con l’ansia di perdere il proprio tetto, complicando ulteriormente una situazione già tesa. Secondo le associazioni locali, in vista dell’Anno Santo, il rischio è quello di una gentrificazione che potrebbe colpire in particolare i quartieri storici e meno abbienti di Roma.
Questa mobilitazione è una risposta a una politica che molti considerano distante dalla realtà dei cittadini. Mentre il governo si prepara ad accogliere turisti e pellegrini, i manifestanti chiedono di non trascurare coloro che vivono quotidianamente nella capitale. L’obiettivo è chiaro: far sì che le scelte politiche siano orientate al bene comune, non solo a un’immagine di Roma che possa attrarre visitatori.
Il corteo di oggi rappresenta quindi non solo una protesta contro il Modello Giubileo, ma una richiesta forte e chiara per una sanatoria delle problematiche abitative e per un cambiamento concreto nella politica locale, affinché si possa finalmente parlare di un vero diritto alla casa per tutti.