Sabato 19 aprile, l’attivista Enrico Rizzi ha lanciato un appello a una mobilitazione all’Aquila per affrontare gravi segnalazioni di maltrattamenti in un allevamento situato nella frazione di Roio. Le irregolarità sono emerse grazie all’azione delle Associazioni volontari Abruzzesi Animali e Ambiente e della Lndc Animal Protection, che ha presentato una denuncia formale. Questa situazione ha attirato l’attenzione di molti cittadini sensibili al benessere degli animali.
Dettagli sull’allevamento di Roio
Rizzi ha visitato il sito, documentando con video le inquietanti condizioni in cui versano gli animali. Secondo quanto riportato, la situazione si presenterebbe come un vero e proprio cimitero di animali: “Ho visto animali morti nel fango e carcasse abbandonate,” ha dichiarato Rizzi. Le immagini mostrano pecore, cavalli, cani e tacchini costretti a vivere tra le loro stesse feci, in ambienti con gravi carenze igienico-sanitarie.
Il video ha colpito nel segno, accumulando oltre 700 mila visualizzazioni sui social media, e generando indignazione tra gli utenti che chiedono misure immediate per rimuovere gli animali e porre fine alle alleged violazioni. Rizzi ha dichiarato di essere pronto a presentare ulteriori denunce, sottolineando l’importanza di agire per garantire la sicurezza e il benessere degli animali coinvolti.
L’azione legale della Lndc Animal Protection
L’associazione Lndc Animal Protection ha attivato i propri legali per affrontare la situazione legata all’allevamento di Roio. In una nota ufficiale, l’associazione ha spiegato che le drammatiche condizioni del sito erano già state segnalate, con avvisi provenienti anche dalla sezione Lndc dell’Aquila. Tali segnalazioni, stando a quanto affermato, non riguardavano solamente i cavalli, ma anche altre specie.
La Lndc Animal Protection è da tempo impegnata nella lotta contro il maltrattamento di animali, con particolare attenzione ai cavalli. L’associazione ha denunciato abusi in vari allevamenti lungo tutta Italia. La situazione di Roio non sarebbe un caso isolato, ma parte di un fenomeno preoccupante in cui molti animali vengono allevati senza le dovute cure e attenzioni necessarie. Le testimonianze raccolte confermano l’esistenza di una gestione scorretta e disumana degli animali, aumentando la preoccupazione per la loro incolumità .
Impegni futuri e speranze per gli animali
In seguito agli sviluppi attuali, la Lndc Animal Protection ha dichiarato che si costituirà parte civile in un eventuale processo in caso di accuse contro i responsabili della situazione critica. L’obiettivo di questo intervento legale è quello di ottenere una condanna esemplare, utile non solo per il caso specifico, ma anche come deterrente per futuri episodi di maltrattamento.
La mobilitazione di Rizzi e l’azione legale dell’associazione pongono così l’accento sull’importanza della vigilanza rispetto al benessere degli animali. La speranza è che attraverso l’azione collettiva e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, si possano ottenere risultati concreti e garantire un futuro migliore a molti animali in difficoltà .