Mobilitazione studentesca in tutta Italia contro il governo Meloni: scontri e proteste

Il 15 novembre, gli studenti italiani hanno manifestato contro il governo Meloni in diverse città, con scontri a Torino e proteste creative a Roma, denunciando violenze e criticando le politiche governative.
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Mobilitazione studentesca in tutta Italia contro il governo Meloni: scontri e proteste - Gaeta.it

Un’ondata di manifestazioni ha attraversato le piazze di diverse città italiane il 15 novembre scorso, in occasione del “No Meloni Day”. Gli studenti sono scesi in piazza per contestare le politiche del governo guidato da Giorgia Meloni, dando vita a un “sciopero nazionale studentesco”. A Torino si sono registrati scontri con le forze dell’ordine, con un bilancio di 15 agenti feriti a causa di una bomba carta.

Tensioni a Torino: gli studenti manifestano contro il governo

A Torino, il clima si è fatto teso quando un gruppo di studenti ha avviato una manifestazione a partire da Piazza XVIII Dicembre. I partecipanti hanno denunciato non solo le problematiche locali, ma anche il “genocidio del popolo palestinese”. Durante la protesta, un fantoccio che rappresentava il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è stato incendiato. La situazione è rapidamente degenerata quando gli studenti hanno infranto il cordone di polizia in via XX Settembre, raggiungendo successivamente piazza San Carlo e piazza Castello.

Le forze dell’ordine, chiamate a gestire la situazione, si sono trovate coinvolte in episodi di violenza. La tensione ha raggiunto il culmine in prossimità della Prefettura, dove si sono verificati contatti diretti tra agenti e manifestanti. Il Segretario Generale del sindacato di polizia SAP, Stefano Paoloni, ha commentato gli eventi, bollando la situazione come “gravissima” e un chiaro segno di un aumento dell’aggressività tra chi protesta.

La reazione del governo: Meloni condanna le violenze

Giorgia Meloni ha risposto alle tensioni con un messaggio sui social, esprimendo la sua solidarietà agli agenti feriti e condannando le azioni violente avvenute durante le manifestazioni. Ha utilizzato parole forti, affermando che “scene di violenza e caos” sono inaccettabili e ha esortato la politica a non giustificare tali atti. La Premier ha salutato il pronto intervento delle forze dell’ordine e ha auspicato una condanna unanime da parte della politica contro la violenza, considerandola un valore fondamentale.

Roma: protesta creativa e simbolica degli studenti

A Roma, la mobilitazione studentesca ha preso forme originali e provocatorie. Durante la manifestazione, un gruppo di studenti ha imbrattato la strada antistante il ministero dell’Istruzione e del Merito con la scritta “Ministero della Guerra”, evidenziando una forte critica alla gestione della situazione internazionale e alla politica del governo.

Contemporaneamente, altri studenti hanno organizzato un sit-in dinanzi al ministero dell’Università e della Ricerca, esponendo cartelli che ritraevano la Premier Meloni e i ministri Valditara e Bernini, coperti da impronte rosse per simboleggiare la loro complicità nel conflitto israelo-palestinese. Questo gesto ha cercato di mettere in evidenza la responsabilità del governo italiano riguardo alle questioni internazionali e alla sua voglia di intervenire nella gestione della crisi.

Le manifestazioni di Roma hanno visto anche la partecipazione di diverse sigle studentesche, il che ha arricchito la protesta di voci e rivendicazioni diverse. Questo evidenzia l’importanza del coinvolgimento diretto dei giovani nelle questioni politiche, rendendo visibile il dibattito in corso su temi come la pace, l’istruzione e i diritti umani.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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