Roma si prepara ad accogliere una conferenza stampa cruciale dedicata alle mobilitazioni degli agricoltori, allevatori e pescatori, un evento che rappresenta un grido di allerta per il mondo rurale e per le piccole e medie imprese del settore alimentare. Questo incontro, che si terrà il 20 febbraio 2025 alla Camera dei Deputati, porta l’attenzione su questioni urgenti, come la crisi delle aree produttive e il diritto al cibo. L’importanza di questa protesta risiede non solo nella sua portata nazionale, ma anche nell’unità delle varie realtà agricole e di pesca coinvolte.
Un evento significativo a Palazzo Montecitorio
La conferenza stampa si svolgerà fra le 13 e le 14 presso la Sala Stampa di Palazzo Montecitorio, in Via della Missione 4. L’Onorevole Francesco Mari di AVS accoglierà parlamentari di maggioranza e opposizione. Sarà presente un ampio spettro di rappresentanti del Consiglio Unitario della Mobilitazione contro la Crisi, il quale riunisce diverse realtà sia a livello territoriale che nazionale. Questa rete di coordinamento è emersa durante le mobilitazioni del 2024 e continua a crescere sotto il coordinamento del COAPI, il Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani.
L’evento non solo si propone di informare ma anche di radunare le forze politiche attorno a una causa comune. L’intervento di esponenti chiave come Francesco Aiello, sindaco di Vittoria — uno dei principali centri ortofrutticoli del Mediterraneo, Maurizio Gambini, sindaco di Urbino e Nevio Torresi, pescatore della Marineria di Cesenatico, riflette la diversità delle voci che compongono il movimento. Gli attori coinvolti sono uniti dalla determinazione di far sentire le proprie istanze di fronte a una crisi che minaccia il tessuto produttivo di queste categorie.
Questioni al centro del dibattito
Durante la conferenza, verranno presentati documenti, con proposte e richieste specifiche alla politica. Sarà l’occasione per sottoporre un’agenda di iniziative tutte improntate alla salvaguardia delle aree rurali e del diritto al cibo, nonché un appello rivolto ai sindaci d’Italia e una petizione al Presidente della Repubblica. È previsto un forte richiamo alla responsabilità dei rappresentanti politici, affinché ascoltino le necessità di un settore in difficoltà.
Più di una manifestazione passerà tra le mani di partecipanti e organizzatori, culminando in tre giornate di mobilitazione, che prepareranno il clima per la grande manifestazione del 19 marzo a Roma, in Piazza del Campidoglio. Gli organizzatori si attendono un’ampia partecipazione, sottolineando l’importanza di una visibilità mediatica per non vanificare gli sforzi profusi dalla rete di agricoltori e pescatori.
Azioni di protesta in corso e futuro del settore
Nella stessa giornata della conferenza, numerose manifestazioni si svolgeranno in diverse regioni d’Italia, con eventi di grande impatto. A Ferrara, per esempio, un corteo di trattori sfilerà fino a Piazza Castello, dove una delegazione presenterà al sindaco una lettera affinché il Comune aderisca all’iniziativa del 19 marzo. Queste azioni hanno come obiettivo il coinvolgimento delle istituzioni locali per sensibilizzare ulteriormente sulla crisi del settore agro-alimentare.
A Milano, il 20 febbraio, un presidio di agricoltori con trattori si radunerà davanti alla sede RAI di Corso Sempione. Questa iniziativa mira a denunciare il silenzio mediatico intorno alle mobilitazioni dei lavoratori del settore agro-alimentare. Le cronache regionali continuano a documentare i dettagli e gli sviluppi delle varie iniziative, ma la scrittura nazionale pare trascurare questo grande movimento, che si sta affermando come una risorsa fondamentale per il Paese.
La richiesta di attenzione da parte degli agricoltori
Il Consiglio Unitario sottolinea l’importanza di non ignorare la realtà del settore, che si trova in una fase critica mentre le grandi industrie agroalimentari sembrano prosperare. La denuncia di una narrazione distorta del settore è al centro di questa battaglia. Per gli agricoltori, un agroalimentare fiorente non corrisponde necessariamente a una vita dignitosa per loro, e questo è il messaggio che intendono trasmettere in occasione della conferenza stampa e delle manifestazioni in programma.
Mentre i piccoli produttori si trovano ad affrontare sfide sempre più gravi, l’esigenza di un’informazione equilibrata diventa cruciale. I rappresentanti del movimento chiedono a gran voce non solo di ricevere attenzione ma di ottenere una risposta adeguata dai decisori politici. Il futuro del settore passa attraverso il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro degli agricoltori, pescatori e allevatori e delle loro proposte, per garantire che il diritto al cibo rimanga un bene comune.