La realizzazione di un film biografico su Anna Magnani, figura iconica del cinema italiano, è un progetto che sta prendendo forma grazie all’impegno di Monica Guerritore. Quest’attrice e regista ha dedicato gli ultimi tre anni alla creazione di una pellicola che esplora la vita e la carriera della grande attrice di “Mamma Roma”, svelando aspetti della sua personalità e della sua arte che rimangono in gran parte inesplorati. Durante il Bari International Film&Stante , Guerritore ha condiviso dettagli sul progetto, sottolineando l’importanza di scavare oltre la superficie per scoprire le vere emozioni e le esperienze che hanno modellato la Magnani.
Un legame profondo tra due attrici
Monica Guerritore descrive il suo rapporto con Anna Magnani come un’avventura umana, un percorso di esplorazione che coinvolge non solo la carriera dell’attrice, ma anche le sue esperienze personali. Guerritore sottolinea come ogni artista abbia la necessità di cercare ciò che non è visibile, di immergersi in racconti non narrati per dare vita a personaggi autentici. “Da quando ho interpretato La lupa, ho iniziato un viaggio in questo mare profondo,” spiega, richiamando l’importanza delle esperienze personali nel dare vita a storie ricche e significative. Questa ricerca di autenticità è fondamentale nel cinema, dove le emozioni profonde degli attori diventano una risorsa creativa inestimabile.
La Guerritore intende raccontare la storia vera di Anna Magnani, una narrazione che si interseca con la propria, evidenziando come la sensibilità personale influenzi la comprensione e la rappresentazione delle vite altrui. “Scrivendo sulle vite degli altri, riempiamo quello che non conosciamo con la nostra sensibilità,” afferma, ponendo l’accento sul potere dell’emozione nell’arte.
I tratti poco conosciuti di Anna Magnani
Durante la master class, Monica ha anche approfondito alcuni aspetti meno noti della vita di Anna Magnani, evidenziando come l’attrice abbia trasportato le proprie esperienze personali all’interno dei suoi ruoli. “Non tutti sanno quanto ella portasse con sé ciò che viveva, anche nei suoi personaggi. Un esempio chiave è quello di Roma città aperta,” racconta. Questo film, in particolare, racchiude un momento potentemente emotivo in cui Magnani corre per riportare a casa il figlio malato. Un punto che illustra la complessità del suo carattere: nel bel mezzo della sua carriera, si trovava a dover affrontare la malattia di un figlio, un dolore che non avrebbe potuto essere ignorato.
Inoltre, etichettare l’amore tra Magnani e Roberto Rossellini come qualcosa di semplice sarebbe fuorviante. “La gente non sa che mentre girava Roma città aperta, lei si trovava in una situazione estremamente critica. Aveva un figlio malato di poliomielite che rischiava la vita,” chiarisce Guerritore. Questa complessità è centrale per comprendere la straordinarietà della vita e dell’arte di Anna, che non era solo una grande attrice, ma anche una madre nel mezzo di una tempesta emotiva.
La sceneggiatura e la visione di Guerritore
La sceneggiatura del film si concentra, tra l’altro, sull’intensa storia d’amore tra Anna Magnani e Rossellini, ambientata nella notte degli Oscar del 1956. Questo amore, così romantico ma pieno di sfide, rappresenta un’immersione profonda nell’inconscio della Magnani, ma anche nei suoi dolori più intimi. Guerritore descrive come l’amore con Rossellini potesse essere un catalizzatore per una nuova vita e una nuova arte, un’idea che non può prescindere dall’analisi della sua vita personale.
“Non posso dimenticare quando le ho fatto pronunciare la frase: ‘I diritti di Mamma Roma sono miei,’” dice Monica. È un dettaglio che rivela come Magnani fosse non solo una grande interprete, ma anche una donna forte e determinata, la cui voce contava nelle decisioni artistiche e morali. Questo aspetto della sua personalità non è sempre evidenziato nella letteratura cinematografica, ma Guerritore si propone di rendere giustizia a questa figura complessa e sfaccettata.
La costruzione di questo film si rivela un’impresa significativa, destinata a far emergere non solo le produzioni iconiche di Anna Magnani, ma anche la persona che ha affrontato molteplici sfide nella vita e nella carriera, creando un lascito memorabile nel panorama del cinema italiano.