Papa Francesco ha recentemente nominato monsignor Bernardito Cleopas Auza come Nunzio Apostolico presso l’Unione Europea, un incarico di grande responsabilità e rilevanza. Questo passaggio rappresenta un nuovo capitolo nella vita del religioso filippino, già noto per il suo lungo e proficuo servizio nella diplomazia vaticana. Prima di questo incarico, Auza ha ricoperto vari ruoli significativi, tra cui quello di Nunzio in Spagna e Andorra, dove ha svolto un’azione diplomatica di grande valore per la Santa Sede.
Il percorso di Bernardito Cleopas Auza
Monsignore Auza, che compirà sessantasei anni, porta con sé una vasta esperienza nel servizio diplomatico della Chiesa. La sua carriera è iniziata nel 2008, quando è stato nominato Nunzio Apostolico in Haiti, un periodo in cui ha lavorato per sostenere la comunità locale in un contesto di sfide politiche e sociali. Nel 2014, è stato chiamato a ricoprire il ruolo di Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York. In questo incarico, ha avuto l’opportunità di interagire con importanti questioni globali, inclusi i diritti umani e le crisi internazionali.
Dopo cinque anni di intenso lavoro, Auza è tornato in Europa, assumendo la guida della Nunziatura in Spagna e Andorra. Qui, ha continuato ad affrontare questioni cruciali, mantenendo rapporti stretti con le autorità locali e con residenza nelle dinamiche della Chiesa spagnola. La sua nomina attuale segna un ulteriore passo nella sua carriera, in un contesto di crescente attenzione sulle politiche europee e sulle sfide che la Chiesa deve affrontare nel continente.
Un’importante transizione
Il passaggio di Auza nella posizione di Nunzio presso l’Unione Europea arriva in un periodo in cui la Santa Sede sta cercando di rafforzare la propria presenza nelle istituzioni europee. La nomina si inserisce in un contesto di rinnovate esigenze diplomatiche e di sensibilizzazione verso le questioni di fede e giustizia sociale che coinvolgono l’Europa. Auza subentra a monsignor Noël Treanor, il quale era molto rispettato per il suo servizio prima di scomparire improvvisamente per un infarto lo scorso 11 agosto 2024. La scomparsa di Treanor ha lasciato un vuoto significativo, e la scelta di Papa Francesco di nominare Auza riflette la necessità di una guida esperta in un momento di transizione.
Papa Francesco, in un messaggio di cordoglio per Treanor, ha riconosciuto il “servizio devoto e fedele” che ha offerto alla Santa Sede, sottolineando quanto sia importante avere un rappresentante che possa continuare il lavoro in questo contesto così delicato. La nomina di Auza rappresenta, quindi, un segnale di continuità e di rinnovato impegno nella diplomazia ecclesiastica.
Il futuro della diplomazia vaticana in Europa
Monsignor Auza, con la sua esperienza alle spalle, si prepara ad affrontare molteplici sfide che riguardano non solo il dialogo interreligioso, ma anche le relazioni tra la Santa Sede e le istituzioni europee. La sua missione comprenderà l’approfondimento delle questioni sociali, la promozione della pace e della giustizia, e la rappresentanza delle posizioni della Chiesa riguardo a temi cruciali come l’immigrazione, l’ambiente e i diritti umani.
Con l’attuale panorama politico europeo in continua evoluzione, il ruolo di Auza sarà fondamentale per stabilire e mantenere le comunicazioni tra la Chiesa e i vari paesi all’interno dell’Unione Europea. Ci si aspetta che porti avanti la responsabilità di servire come voce della Santa Sede, contribuendo al dibattito e alle decisioni che riguardano il futuro dell’Europa e della sua popolazione, riflettendo sempre i valori fondamentali della Chiesa.