A Leżajsk, in Polonia, il 24 agosto si è celebrata la consacrazione episcopale di monsignor Kryspin Dubiel, sacerdote dell’arcidiocesi di Przemyśl, nominato da Papa Francesco nunzio apostolico in Angola e in São Tomé e Príncipe. La cerimonia, presieduta dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, ha rappresentato un momento significativo per la comunità cattolica locale e internazionale, sottolineando l’importanza del ruolo episcopale in un mondo in continua evoluzione.
La cerimonia di ordinazione episcopale
Un momento significativo nella Basilica Minore
La celebrazione della consacrazione episcopale di monsignor Kryspin Dubiel si è svolta nella Basilica Minore di Leżajsk, di cui Dubiel è originario. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi vescovi e cardinali, tra cui Stanisław Dziwisz e Kazimierz Nycz, evidenziando l’importanza di questa occasione, tanto dal punto di vista religioso quanto da quello comunitario. La messa è stata piena di simbolismi e rituali tradizionali che caratterizzano le ordinazioni episcopali, come l’imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione.
Durante la messa, il cardinale Parolin ha condiviso parole di saggezza e di incoraggiamento, invitando Dubiel a mantenere vive le tradizioni apostoliche e a servire la Chiesa con dedizione e impegno. L’affluenza di ecclesiastici e la partecipazione attiva della comunità sottolineano l’affetto e il rispetto che monsignor Dubiel ha guadagnato nel corso della sua carriera.
Parole di incoraggiamento e responsabilità
Il cardinale Parolin ha esortato il nuovo vescovo a “custodire il deposito della fede apostolica”, evidenziando l’importanza di essere un buon amministratore dei tesori spirituali. La responsabilità di un ministro della Chiesa non è solo quella di custodire la fede, ma anche di condividerla con generosità, affinché essa possa generare frutti nella vita quotidiana e nella società. Queste osservazioni rispecchiano la necessità di un approccio attivo e coinvolgente da parte dei leader religiosi nel mondo moderno.
L’urgenza dell’annuncio della redenzione
Proclamare la verità in tempi confusi
Durante la cerimonia, il segretario di Stato ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di comunicare il messaggio di redenzione in un’epoca di confusione e incertezze. Parolin ha sottolineato che la presenza di Dio è essenziale nella costruzione di una società sana e vibrante, avvertendo che i tentativi di edificare una realtà secolare senza il sostegno spirituale risultano vani. La Chiesa ha quindi un ruolo cruciale nell’annunciare la verità divina e nella guida delle anime.
Questa chiamata a un’attiva partecipazione spirituale riflette le sfide contemporanee che affronta la Chiesa, richiedendo ai suoi rappresentanti non solo formazione teologica, ma anche una profonda conoscenza delle dinamiche sociali attuali.
Un cammino di unità con il Signore
Rivolgendosi direttamente a monsignor Dubiel, il cardinale Parolin ha evidenziato il suo percorso vocazionale e ha auspicato che il nuovo vescovo possa unirsi al Signore in maniera più intensa. Ha richiamato l’importanza di rimanere fedeli e aperti alla chiamata divina, nel mentre Dubiel si prepara a servire come nunzio apostolico. L’idea di una connessione più profonda con Dio è centrale nel ministero ecclesiastico, ed è un messaggio che Parolin ha desiderato trasmettere in modo forte.
Il servizio della Chiesa e il ruolo del nunzio apostolico
Responsabilità nei confronti della Chiesa e del mondo
Il cardinale, parlando dei compiti del nuovo nunzio, ha definito il servizio di monsignor Dubiel come un contributo fondamentale sia per la Chiesa che per la pace nel mondo. Ha enfatizzato che la riuscita di questo ministero dipenderà dalla costante preghiera e meditazione nella Parola di Dio, sottolineando l’importanza di mantenere una vita spirituale attiva per poter affrontare le difficoltà del tempo presente.
Questo richiamo mette in evidenza come il ruolo di un nunzio apostolico vada ben al di là della semplice rappresentanza diplomatica; esso racchiude la responsabilità di promuovere tutti i valori cristiani e di essere voce della Chiesa in contesti complessi.
La celebrazione e il futuro ministero
La liturgia di consacrazione ha visto la partecipazione attiva di numerosi altri membri della gerarchia ecclesiastica, tra cui monsignor Salvatore Pennacchio e monsignor Adam Szal. Questa realtà collettiva di celebrazione evidenzia il calore e la comunità che caratterizzano la Chiesa, così come la fiducia riposta nell’operato di monsignor Dubiel.
Con l’inizio di questo nuovo ministero, le attese sono alte. Dubiel ha infatti il compito di svolgere un’opera significativa nell’ambito delle relazioni tra le diverse comunità e nella diffusione del messaggio cristiano in luoghi dove la presenza della Chiesa è vitale per il bene comune.
Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2024 da Sara Gatti