Il traforo del Monte Bianco, una delle principali vie di comunicazione tra Italia e Francia, sarà completamente chiuso al traffico per un periodo di 15 settimane consecutive, dal 2 settembre al 16 dicembre. Questo provvedimento si rende necessario per permettere i lavori di risanamento della volta della galleria, una decisione presa dalla società Tmb-Geie, che gestisce l’infrastruttura. La chiusura, sebbene possa comportare disagi, è ritenuta essenziale per garantire la sicurezza e la funzionalità dell’importante collegamento transfrontaliero.
I motivi della chiusura del traforo
Progetto di risanamento della volta
La chiusura del traforo del Monte Bianco è parte di un articolato progetto di risanamento che ha preso piede a seguito dell’esigenza di garantire la sicurezza degli utenti. Il primo cantiere-test si concentrerà su due tratti della volta, ciascuno lungo 300 metri. Questo progetto è stato inizialmente previsto per il 2023, ma il suo avvio è stato ritardato di un anno. Le autorità italiane e francesi, riunite in Commissione Intergovernativa, hanno concordato di posticiparlo per mantenere una connessione efficace tra i due Paesi, soprattutto dopo la frana che ha impattato l’autostrada A43 in Maurienne.
Piano di chiusura e tempistiche
La decisione di chiudere il traforo è stata elaborata in stretta collaborazione con le prefetture della Valle d’Aosta e dell’Alta Savoia. Gli esperti hanno ritenuto che l’autunno fosse il periodo meno impattante sul turismo e sull’economia delle due regioni, dal momento che il 68% del traffico nel 2023 è rappresentato da veicoli leggeri, i principali utilizzatori dell’infrastruttura. La chiusura non consentirà nessun passaggio veicolare, sia in via temporanea che permanente, in quanto i lavori richiedono la rimozione di tutti i dispositivi tecnologici nelle zone interessate e pongono la sicurezza delle maestranze come priorità assoluta.
Lavorazioni previste e fasi sperimentali
Struttura dei lavori e misure di sicurezza
La tipologia di lavori da realizzare implica un intervento complesso che richiede rigorosi standard di sicurezza. La società Tmb-Geie ha evidenziato che la progettazione del cantiere prevede misure di protezione per garantire l’incolumità degli operai e degli altri lavoratori coinvolti nel progetto. Le operazioni di smontaggio dei dispositivi tecnologici e il mantenimento della sicurezza durante i lavori sono due aspetti cruciali che determinano la scelta di una chiusura totale della galleria per l’intero periodo.
Fasi-test per il futuro risanamento
Per pianificare in modo efficace gli interventi di risanamento della volta che si svolgeranno nel 2024 e nel 2025, verranno realizzate due fasi-test di lavori sperimentali. Questi test sono finalizzati a individuare le migliori metodologie operative da utilizzare nel prosieguo del progetto. Se i risultati del primo test nel 2024 saranno positivi, si prevede di procedere con il risanamento di ulteriori 600 metri nel 2025. Questo approccio graduale consentirà di ottimizzare le operazioni e di garantire una maggiore efficienza nel processo di risanamento.
La chiusura del traforo del Monte Bianco rappresenta un intervento necessario per garantire la sicurezza e l’affidabilità di una delle arterie stradali più importanti d’Europa. Sarà fondamentale monitorare l’andamento dei lavori e l’impatto sulla viabilità e sull’economia delle regioni coinvolte.