La collina di Monte Mario è tornata al centro dell'attenzione dopo il grave incendio avvenuto il 31 luglio, che ha evidenziato il problema degli insediamenti abusivi in quest'area verde. La situazione di degrado e la pericolosità delle condizioni degli accampamenti hanno spinto il presidente del Cantiere Democratico, Stefano Pedica, a lanciare un appello urgente a istituzioni e cittadini.
Incendio a Monte Mario: dettagli e conseguenze
Un rogo imprevisto
Il rogo che ha colpito Monte Mario è partito da via Romeo Romei, dietro la Corte d’Appello di Roma. La causa dell’incendio è stata attribuita a un'accensione colposa, probabilmente scaturita da un pasto cucinato all'interno di uno degli accampamenti presenti nel parco. Le fiamme hanno requisiti l'intervento dei pompieri e la conseguente evacuazione di diverse strutture, tra cui palazzine residenziali e la caserma dei carabinieri della compagnia Trionfale, nonché la sede Rai di via Teulada.
L'incendio ha rappresentato una minaccia concreta per le abitazioni circostanti, creando un forte allarme tra i residenti di Prati, un quartiere adiacente al parco. Il sindaco Roberto Gualtieri ha confermato la natura colposa del rogo e ha sottolineato la necessità di affrontare la questione degli insediamenti abusivi che continuano a proliferare in quest'area.
La denuncia di Stefano Pedica
Stefano Pedica ha sottolineato la gravità della situazione attuale all'interno del parco. L'ex parlamentare ha evidenziato la presenza di tende e capanne che si sono moltiplicate nel tempo, con conseguenti rischi per la sicurezza pubblica. "Da dieci anni denuncio questa situazione di pericolo e degrado a Regione e Comune, ma finora ho trovato solo indifferenza," ha dichiarato Pedica. La sua richiesta di maggiore attenzione istituzionale evidenzia un problema che coinvolge non solo il parco ma l'intera città di Roma.
Per affrontare il problema, Pedica ha in programma di organizzare un nuovo 'Decoro day' a Monte Mario, invitando i cittadini a documentare i casi di degrado per creare un dossier da presentare alle autorità competenti. L'iniziativa si propone di coinvolgere attivamente la comunità locale nel monitoraggio dell'area.
Reazioni politiche e misure necessarie
Risposte dai rappresentanti politici
Le reazioni all’incendio di Monte Mario non si sono fatte attendere. Politici di vari schieramenti hanno espresso la loro preoccupazione. Alessio D’Amato, consigliere regionale, e Flavia De Gregorio, capogruppo di Azione in Campidoglio, hanno condannato l'evento, definendolo un "atto criminale" che va oltre ogni giustificazione. Hanno sottolineato l'impossibilità di tollerare accampamenti abusivi che compromettono la sicurezza dei cittadini.
In aggiunta, Lavinia Mennuni, senatrice di Fratelli d’Italia, e Federico Guidi, coordinatore di FdI per il 14° Municipio, hanno evidenziato l'urgenza di implementare misure di prevenzione per evitare incendi futuri. Le proposte includono il taglio delle sterpaglie e la creazione di sentieri frangi fiamme nelle zone a rischio. Questi interventi potrebbero essere fondamentali per contenere situazioni analoghe, soprattutto nella stagione estiva.
L'illegalità e la sicurezza dei cittadini
Il legame tra il degrado e la legalità è stato rimarcato anche da rappresentanti di Forza Italia. Luisa Regimenti e Donato Bonanni hanno richiamato l'attenzione sulle circostanze che hanno portato alla ripetizione di simili episodi, sottolineando la presenza di baraccopoli nei pressi di Piazzale Clodio come potenziale punto di partenza per il rogo.
Inoltre, i membri del Movimento 5 Stelle, tra cui Linda Meleo, Federica Festa e Daniele Diaco, hanno fatto eco alla necessità di un maggiore controllo sul territorio. Hanno ricordato che, nonostante gli sforzi per sgomberare l'area nel 2019, l'assenza di vigilanza ha consentito che gli insediamenti abusivi si ripresentassero. Per questo, il M5S sta preparando un’interrogazione per ottenere chiarimenti e tutelare i cittadini di Roma.
La questione degli accampamenti abusivi a Monte Mario e la gestione del verde urbano continua a essere un tema caldo per le istituzioni e i cittadini, nel tentativo di garantire la sicurezza e il decoro della capitale.
