In una giornata movimentata a Montecitorio, la situazione si fa sempre più tesa durante la discussione del disegno di legge sull’autonomia. Le opposizioni si schierano contro la Lega e il ministro Calderoli, mentre la situazione diventa incandescente durante il dibattito.
Proteste e bagarre in Aula
Le opposizioni, comprese Pd, M5S e Avs, decidono di protestare sventolando bandiere tricolori e intonando l’Inno di Mameli come segno di opposizione all’autonomia differenziata. La tensione aumenta quando il deputato della Lega Domenico Furgiuele disegna una ‘X’ in segno di protesta durante l’intervento del deputato M5S Donno finisce in infermeria.
Rissa e accuse reciproche
La situazione degenera quando Donno si avvicina al ministro Calderoli con il tricolore, scatenando una rissa in Aula. Si accusano reciprocamente di aggressioni i deputati della Lega, Fratelli d’Italia e M5S, mentre la polemica si fa sempre più accesa.
Tensione e scontri senza esclusione di colpi
Nella sala si scatena il caos, con volate di insulti, spintoni e pugni tra i deputati. Donno, dopo essersi ripreso dall’aggressione, denuncia i quattro parlamentari responsabili e promette di portare avanti le denunce. La situazione diventa ingestibile, costringendo la sospensione dei lavori e l’avvio di indagini sulle responsabilità degli scontri.
Epilogo e accuse incrociate
Dopo i momenti di tensione e rissa in Aula, le accuse reciproche tra i partiti coinvolgono anche il centrodestra, con tentativi di chiarire la dinamica degli eventi. Mentre si tenta di far luce sulla situazione, la giornata al Parlamento si conclude con una nota del partito della Lega che cerca di ribaltare le responsabilità del confronto fisico.
In una giornata che resterà nella storia del Parlamento, le tensioni politiche si trasformano in scontri fisici e accuse reciproche. La bagarre avvenuta a Montecitorio mette in evidenza le profonde divisioni tra le forze politiche e solleva interrogativi sul clima sempre più acceso che si respira in Aula.
Ultimo aggiornamento il 13 Giugno 2024 da Laura Rossi