La Residenza Sanitaria Assistenziale di Montereale rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il settore socio-sanitario dell’Alta Valle dell’Aterno. Nonostante ciò, dopo quasi otto anni dal devastante terremoto che ha colpito il Centro Italia tra il 2016 e il 2017, la struttura è ancora chiusa e in attesa di riapertura. Questo articolo esplora la situazione attuale, evidenziando le criticità e le prospettive future per un servizio tanto necessario in un contesto di crescente domanda di assistenza per anziani e persone fragili.
La struttura e il suo ruolo nella comunità
La Residenza Sanitaria Assistenziale di Montereale, con i suoi 60 posti letto accreditati, è una struttura pubblica che fornisce servizi essenziali ai cittadini della zona. Attualmente gestita in parte da personale della ASL1 Avezzano–Sulmona–L’Aquila e in parte da un appalto con la cooperativa Quadrifoglio, rappresenta una risorsa cruciale per le persone che necessitano di assistenza continuativa. Tuttavia, a causa degli eventi sismici del 2016 e 2017, la residenza è stata dichiarata inagibile e gli ospiti sono stati trasferiti in una struttura temporanea di proprietà del Comune dell’Aquila.
Malgrado la grave situazione post-sismica, il trasferimento degli ospiti ha destato preoccupazioni riguardo alla continuità del servizio, e il ripristino della Residenza Sanitaria rappresenta ora una questione di fondamentale importanza. La struttura non solo deve tornare a funzionare per il suo scopo principale, ma deve anche adattarsi alle nuove esigenze della comunità, in un’epoca in cui la popolazione anziana cresce e la domanda di servizi socio-assistenziali è in ascesa.
I ritardi nei lavori di riparazione
Un aspetto critico della situazione riguarda i lavori di riparazione dell’immobile, che, a distanza di otto anni dal sisma, non risultano ancora completati. Il dibattito sullo stato della Residenza è incentrato sulla mancanza di un piano concreto di intervento, che dovrebbe rispondere alle necessità della popolazione. La struttura, fondamentale per garantire assistenza a persone anziane e fragili, non è stata ancora restituita alla comunità, creando un vuoto nella disponibilità di posti letto. Questo ritardo non solo incide sulla qualità della vita di molte persone, ma evidenzia anche la sfida più ampia della ricostruzione post-sisma, che continua a rimanere in secondo piano rispetto ad altre priorità.
Il ripristino della Residenza sarebbe pertanto un passo cruciale per ribilanciare l’offerta di servizi in un territorio che ora fatica a garantire assistenza. Per affrontare questo problema, è necessario un approccio incisivo e mirato che consideri le reali esigenze della popolazione, specialmente delle fasce più vulnerabili, come i non autosufficienti.
La crescente domanda di servizi socio-assistenziali
Nel contesto attuale, l’assenza della Residenza Sanitaria di Montereale influisce negativamente sulla capacità del sistema di rispondere alla crescente richiesta di assistenza per anziani. In molte aree, specialmente in quelle montane e meno popolate, c’è una grave mancanza di strutture adeguate a soddisfare le esigenze della popolazione. Con il progressivo invecchiamento della società, il numero di persone che richiedono assistenza è aumentato notevolmente, mettendo a dura prova i servizi esistenti.
La mancanza di un’integrazione tra servizio sociale e assistenza sanitaria porterà, di riflesso, a una maggiore pressione sugli ospedali locali, i quali potrebbero ritrovarsi a gestire un numero sempre più elevato di pazienti che necessitano di cure permanenti o sono affetti da malattie croniche. Nonostante la continuità assistenziale tra l’ospedale e l’offerta socio-sanitaria sarebbe essenziale, i problemi attuali della Residenza Sanitaria di Montereale ostacolano il raggiungimento di questo obiettivo.
La mobilitazione per il futuro della residenza
In risposta a questa situazione critica, è stata indetta una conferenza stampa per il 16 gennaio, in coincidenza con la convocazione della Commissione Vigilanza della Regione Abruzzo. Durante l’evento, il sindaco di Montereale, insieme ad altre figure chiave come gli amministratori del Comune dell’Aquila e i sindaci dei comuni dell’Alta Valle dell’Aterno, si farà portavoce della necessità di un intervento urgente. L’obiettivo di questo incontro è alzare il livello di attenzione sulla situazione della Residenza Sanitaria e ottenere maggiori informazioni riguardo ai tempi di completamento dei lavori di riparazione.
La Residenza Sanitaria di Montereale è non solo un’importante risorsa per la comunità, ma anche un simbolo delle sfide che l’area deve affrontare nella ricostruzione post-sismica. La sua riapertura è essenziale per garantire assistenza dignitosa alle persone più vulnerabili, facendo della mobilitazione attuale un passo fondamentale verso il rilancio della struttura e del territorio stesso.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Laura Rossi