La politica a Montesilvano si attiva in vista della nascita di Nuova Pescara, prevista per il 2027 e frutto della fusione tra Montesilvano, Pescara e Spoltore. In programma un nuovo referendum dove i cittadini saranno chiamati a esprimere la propria opinione su un progetto che ha già sollevato molte polemiche e preoccupazioni. Questo nuovo tentativo politico si presenta come una risposta alle richieste di numerosi abitanti della città, poco entusiasti dell’operazione di razionalizzazione del territorio.
Il documento di richiesta per il referendum
Un gruppo di 26 esponenti politici, tra cui il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, ha sottoscritto un documento che ufficializza la volontà di promuovere una consultazione popolare. A firmare sono stati tutti i consiglieri e assessori di centrodestra, insieme a due membri del Partito Democratico. Questo consenso ampio evidenzia la determinazione degli esponenti a raccogliere le voci dei cittadini preoccupati per i cambiamenti che la fusione comporterebbe.
Nel documento si chiarisce che, contrariamente a quanto sostenuto dai promotori della fusione, oggi i cittadini manifestano una forte opposizione. La proposta di fusione, già discussa nel referendum del 2014, all’epoca aveva suscitato qualche favore, ma con l’evoluzione degli eventi e le mutate condizioni sociali, sembra aver perso consensi. Gli esponenti locali avvertono che l’operazione di unione rischia di compromettere non solo la qualità della vita a Montesilvano, ma anche l’efficienza dei servizi pubblici.
Preoccupazioni per la vita di Montesilvano
Il documento sottolinea che gli abitanti di Montesilvano esprimono una crescente preoccupazione. Le argomentazioni presentate dai politici attingono a questioni pratiche: l’adeguata erogazione dei servizi pubblici, la qualità della vita e, non ultimo, il rischio di marginalizzazione sociale e territoriale. Una fusione, sentono i firmatari, potrebbe significare il rischio di perdere l’identità locale e di affrontare una gestione meno attenta delle specificità di Montesilvano.
In un contesto dove le persone cercano maggiore attenzione ai propri bisogni, la paura è che una grande entità come Nuova Pescara possa trascurare le particolari dinamiche di Montesilvano, riducendo l’efficacia della gestione locale e compromettendo i servizi essenziali. Queste preoccupazioni riflettono un clima di crescente tensione e disaccordo tra i cittadini e la classe politica.
Un richiamo alla collaborazione tra comunità
Nonostante la contrarietà alla fusione, i firmatari del documento affermano di essere favorevoli alla sinergia tra le diverse comunità del territorio. Si è manifestata quindi la volontà di sviluppare collaborazioni con altre realtà limitrofe per affrontare insieme le sfide che il futuro presenta. L’idea di allargare la cooperazione oltre i confini di Montesilvano è vista come un’opportunità per costruire un dialogo più profondo e significativo tra le varie città, preservando al contempo le specificità di ciascuna.
Attraverso questa nuova consultazione popolare, l’amministrazione locale intende dare voce ai cittadini, sottolineando l’importanza di ascoltare le loro preoccupazioni e garantire che qualsiasi passaggio verso una fusione sia sostenuto da un consenso ampio e informato. La strada da percorrere sarà lunghissima, ma il primo passo necessario sembra essere proprio quello di riconoscere e affrontare apertamente i timori e le aspettative della comunità montesilvanese.