È giunta la notizia della scomparsa di Tomiko Itooka, la donna più anziana del mondo, che è deceduta in Giappone all’età di 116 anni e 220 giorni. Riconosciuta dal Guinness dei Primati e dal Gerontology Research Group, la sua vita è stata un viaggio incredibile attraverso oltre un secolo di storia e cambiamenti. Con la sua morte, il primato di longevità è passato a Suor Inah Canabarro Lucas, originaria del Brasile.
La vita di Tomiko Itooka
Nata il 23 maggio 1908 a Osaka, Tomiko Itooka ha vissuto un’esistenza ricca di esperienze e resilienza. Secondo quanto riportato dal ministero degli Interni giapponese, è deceduta il 29 dicembre nella casa di cura di Ashiya, situata nella prefettura di Hyogo. Questo centro di assistenza era diventato il suo rifugio negli ultimi anni di vita, un luogo dove ha ricevuto le cure e il supporto di cui aveva bisogno.
La sua vita è stata segnata da una serie di eventi cruciali. Si è sposata a 20 anni, creando una famiglia che includeva quattro figli: due femmine e due maschi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, ha gestito la fabbrica tessile del marito, dimostrando un forte spirito imprenditoriale e una notevole dedizione ai propri cari. Dopo la morte del marito nel 1979, Tomiko si è trasferita a Nara, dove ha vissuto da sola, mantenendo un forte legame con la sua famiglia che include oggi un figlio, una figlia e cinque nipoti.
L’ereditarietà del primato di longevità
Nel mese di agosto, Tomiko aveva ereditato il titolo di persona più anziana del mondo da Maria Branyas Morera, deceduta in Spagna a 117 anni e 168 giorni. La sua ereditarietà duratura si è quindi spostata su Suor Inah Canabarro Lucas, ora considerata la persona più anziana del pianeta. Nata 16 giorni dopo Itooka, Suor Inah detiene il titolo di decana del Brasile dal gennaio 2022 e del Sud America dal luglio dello stesso anno.
Questa transizione nel titolo di longevità ha sottolineato l’importanza della documentazione e del riconoscimento dei record di età, che offrono uno spaccato unico sulle vite di persone che hanno vissuto attraverso un secolo di cambiamenti sociali, culturali ed economici.
Gli interessi e la personalità di Itooka
Yoshitsugu Nagata, funzionario responsabile delle politiche per gli anziani in Giappone, ha descritto Tomiko come una persona energica e vivace. Era appassionata di frutta, in particolare amava le banane, e tra le sue bevande preferite c’era il Calpis, una bevanda giapponese a base di yogurt. La sua gioventù è stata caratterizzata dallo sport, essendo stata giocatrice di pallavolo durante l’adolescenza. Inoltre, ha scalato il monte Ontake, un’impresa che ha realizzato ben due volte, dimostrando un’incredibile vitalità e passione per la vita.
Durante gli anni, Tomiko ha rappresentato, per la sua famiglia e la comunità, un simbolo di longevità e saggezza. La sua storia rimarrà impressa nella memoria collettiva, un’eco di esperienze condivise e di tradizioni familiari che si trasmettono nel tempo.
Il suo funerale, che ha avuto luogo in forma riservata, ha riunito familiari e amici, in un momento di celebrazione della vita di una donna che ha trascorso oltre un secolo brindando alla vita e condividendo momenti indimenticabili con i suoi cari.
Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2025 da Sofia Greco