La scomparsa del cardinale spagnolo Miguel Ángel Ayuso Guixot, prefetto del Dicastero per il Dialogo interreligioso, ha scosso il mondo religioso. Il porporato, dopo una lunga malattia, è deceduto all’età di 72 anni, lasciando un’eredità significativa nel campo del dialogo tra le religioni. Papa Francesco ha espresso profondo cordoglio, elogiando il servizio che Ayuso ha dedicato alla Chiesa e alla promozione della fratellanza tra i popoli.
L’eredità del cardinale Ayuso
Il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot ha ricoperto un ruolo fondamentale all’interno del Vaticano. Nominato nel 2019 a capo del Dicastero per il Dialogo interreligioso, ha dedicato la sua vita a costruire ponti tra diverse fedi e culture. Nelle parole del Papa, Ayuso era animato da un forte desiderio di “testimoniare, con mitezza e saggezza, l’amore di Dio per l’uomo”. Queste frasi evidenziano non solo il suo approccio umile e rispettoso, ma anche la sua passione per la collaborazione interreligiosa.
Il porporato ha iniziato la sua carriera missionaria in Egitto e Sudan, esperienze che lo hanno forgiato come un leader aperto al dialogo e alla comprensione reciproca. La sua formazione nel Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica ha ulteriormente arricchito il suo profilo e lo ha preparato per il compito di promuovere relazioni positive tra le diverse fedi. Durante il suo mandato, Ayuso ha partecipato a numerosi viaggi apostolici, avendo a cuore le relazioni con le comunità cristiane e musulmane.
Il messaggio di Papa Francesco
Come evidenziato nel telegramma di cordoglio del Papa, Ayuso era un “fratello” che ha servito la Chiesa con “dedizione esemplare e delicatezza d’animo”. Il Pontefice ha sottolineato l’importanza del suo servizio, riconoscendo che ha profuso il suo ministero senza risparmiarsi, dedicandosi con zelo alla sua vocazione. La gratitudine espressa da Francesco verso il porporato spagnolo dimostra quanto fosse apprezzato non solo per le sue capacità di leadership, ma anche per il suo approccio rispettoso nei confronti delle differenze religiose.
Nonostante le sfide e i conflitti che caratterizzano il mondo contemporaneo, Ayuso ha sempre sostenuto la necessità del dialogo per promuovere la pace e la comprensione. Il suo lavoro ha avuto un impatto significativo sulle relazioni ecumeniche e interreligiose. Le sue parole e azioni hanno sempre avuto l’obiettivo di costruire un clima di rispetto reciproco tra le varie credenze, esprimendo una visione di armonia e collaborazione.
Funerali e tributi
La morte del cardinale Ayuso ha suscitato molte manifestazioni di cordoglio da parte di leader religiosi e figure pubbliche di diverse confessioni. Le sue doti umane e il suo instancabile impegno per il dialogo interreligioso sono stati messi in risalto da numerosi commenti. La Sala Stampa Vaticana ha comunicato che i funerali si svolgeranno il 27 novembre alle 14, nella Basilica di San Pietro, presieduti dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio.
Le celebrazioni religiose vedranno la partecipazione di diversi cardinali, arcivescovi e vescovi, uniti per onorare la memoria di Ayuso. Al termine della liturgia, Papa Francesco presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio, un gesto simbolico che rappresenta non solo il dolore per la perdita, ma anche la riconoscenza per il lavoro svolto dal cardinale nel campo del dialogo e della pace fra le religioni. La sua eredità continuerà a ispirare futuri sforzi verso una maggiore comprensione e cooperazione tra le diverse comunità religiose.
Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Donatella Ercolano