Morte di un giovanissimo a Genova: indagini sugli errori nella diagnosi

Morte di un giovanissimo a Genova: indagini sugli errori nella diagnosi

La morte di Lorenzo Bertocchi, 13 anni, a causa di un morso di zecca solleva interrogativi sulle cure ricevute. Indagini in corso per chiarire le responsabilità mediche e la diagnosi errata.
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Morte di un giovanissimo a Genova: indagini sugli errori nella diagnosi - Gaeta.it

Un dramma ha scosso la comunità bresciana dopo la morte di Lorenzo Bertocchi, un ragazzo di 13 anni, avvenuta a Genova. Le circostanze della sua morte, avvenuta con ogni probabilità a causa di un morso di zecca, hanno sollevato interrogativi sulla qualità delle cure ricevute dal giovane. La famiglia ha chiesto chiarezza sulla vicenda, con l’avvocato Serafino Di Loreto che ha messo in dubbio la correttezza della terapia somministrata.

La storia di Lorenzo Bertocchi

Lorenzo, conosciuto per la sua passione per lo sport e il lancio del peso, ha visto la sua vita prendere una piega drammatica nell’agosto del 2023. Dopo un morso di zecca che ha causato un rush cutaneo e l’ingrossamento dei linfonodi, il ragazzo è stato immediatamente portato all’ospedale di Brescia. Nonostante i genitori avessero segnalato il morso come possibile causa del problema, i medici hanno deciso di dimetterlo poco dopo.

I linfonodi di Lorenzo hanno cominciato a gonfiarsi ulteriormente, portando a un test per la malattia di Lyme, il quale ha evidenziato un leggero risultato positivo. Tuttavia, anziché considerare ulteriormente il sospetto morso di zecca, i medici hanno diagnosticato un’artrite reumatoide, somministrando cortisone al ragazzo. Questa scelta si è rivelata controversa, poiché ha portato a una serie di pericoli e complicazioni mediche.

Il calvario dei ricoveri ospedalieri

A seguito della diagnosi iniziale, il calvario di Lorenzo è proseguito. Da un ospedale all’altro, il suo stato di salute oscillava, presentando periodi di apparente miglioramento e momenti di grave peggioramento. La situazione è culminata in un ultimo ricovero presso il Niguarda di Milano, dove è stato trattato per una grave pericardite. Le sue condizioni, però, si erano già deteriorate in modo significativo.

Successivamente, Lorenzo è stato trasferito in elicottero all’ospedale Gaslini di Genova, ma le sue opportunità di recupero erano ormai ridotte al minimo. Durante questo lungo e doloroso percorso, i familiari hanno esposto la loro frustrazione e preoccupazione riguardo al trattamento ricevuto. Le loro affermazioni e la continua ricerca di risposte hanno spinto le autorità, in particolare i carabinieri, a intervenire.

Le indagini in corso

Attualmente, le indagini sono state avviate per fare chiarezza sui protocolli seguiti dai vari ospedali. Sotto la direzione della pm Daniela Pischetola, i carabinieri stanno raccogliendo le cartelle cliniche di tutti i reparti che hanno avuto a che fare con Lorenzo. Si prevede che il fascicolo delle indagini si sposti da Genova a Brescia, dove è stato avviato il primo percorso di cura e diagnosi.

Il caso di Lorenzo Bertocchi ha suscitato un forte eco nella comunità locale e nelle istituzioni sanitarie, evidenziando l’importanza di una diagnosi accurata e tempestiva in casi simili. Nel frattempo, la famiglia continua a chiedere giustizia per un ragazzino che aveva solo 13 anni e un futuro promettente davanti a sé. Dettagli sulla questione saranno seguiti con attenzione, in attesa che le indagini possano rispondere alle domande sollevate riguardo alla gestione del caso e alle cure ricevute.

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