L’addio a un grande del giornalismo. Si è spento a Roma Antonio Sassone, stimato professionista che ha dedicato la sua vita alla divulgazione scientifica e alla comunicazione istituzionale. Con un’esistenza segnata da eventi significativi, il suo lavoro ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama informativo italiano.
Vita e carriera professionale di Antonio Sassone
Gli inizi nella giornalistica scientifica
Antonio Sassone è nato il 4 ottobre 1933 a Lungro, un pittoresco comune calabro-albanese situato in provincia di Cosenza. La sua carriera nel giornalismo è iniziata nel contesto del giornalismo medico-scientifico, dove ha ricoperto il ruolo di inviato per l’Agenzia Giornalistica Italia . Qui, Sassone ha maturato una profonda esperienza e ha acquisito una solida reputazione per la sua capacità di comunicare argomenti complessi in modo chiaro e accessibile, contribuendo alla diffusione di importanti informazioni nel campo della salute e della medicina.
Nel corso degli anni, Sassone non si è limitato a scrivere per l’agenzia, ma ha anche guidato l’ufficio stampa del Ministero della Sanità, sotto la direzione del Ministro Ripamonti. Questo ruolo gli ha permesso di approfondire ulteriormente la sua conoscenza delle dinamiche sanitarie italiane, infondendo nelle sue pratiche professionali un’esperienza diretta dei processi decisionali e comunicativi del settore.
Collaborazioni e progetti editoriali
Oltre alla sua attività nei settori istituzionali, Antonio Sassone ha collaborato con diverse testate giornalistiche di rilievo, tra cui Il Giorno, Affaritaliani e Mondo Salute. La sua versatilità gli ha consentito di spaziare anche nel campo del giornalismo di lifestyle, contribuendo a vari magazine rosa e settimanali. Nonostante la sua lunga carriera nel giornalismo medico, il suo impegno nel settore ha culminato nello sviluppo del suo interesse per la dimensione spirituale e religiosa della società, tanto che è diventato un vaticanista per il settimanale cattolico ‘Il nostro Tempo‘ di Torino.
Grazie all’ampia gamma di esperienze professionali, Sassone ha potuto realizzare un’importante rete di contatti e interazioni, che gli hanno permesso di raccogliere ed elaborare contenuti ricchi di sfumature ed eventi significativi.
Vita personale e impatto emotivo
La perdita della moglie e il ruolo di padre
Nel 1994, la vita di Antonio Sassone ha subito una svolta tragica con la morte della moglie, Liana Loffredi, stroncata da una malattia a soli 52 anni. Questo evento ha segnato profondamente la sua esistenza. Da quel momento, ha dovuto affrontare la sfida di crescere da solo i loro quattro figli, un compito che ha affrontato con determinazione e amore. Gabriella, uno dei suoi figli, ha seguito le orme del padre, intraprendendo anche lei una carriera nel settore giornalistico.
Oltre al suo lavoro, il lungo percorso della vita privata di Sassone è stato segnato da una forte dedizione alla famiglia, dimostrando la sua capacità di gestire le difficoltà personali senza compromettere la sua professione. La sua esperienza come padre single ha arricchito la sua sensibilità e la sua visione del mondo.
Un legame con la scrittura: poesia e pubblicazioni
Oltre alla sua significativa carriera nel giornalismo, Antonio Sassone è stato un autore prolifico e appassionato, dedicandosi anche alla scrittura di poesie. Nel 2004, ha pubblicato ‘Millennio Alfa Omega‘, una raccolta di poesie che riflettono le sue esperienze personali e la sua visione della realtà, affrontando sia tematiche intime che questioni di rilevanza politica e sociale. Questa opera non solo evidenzia il suo talento letterario, ma sottolinea anche il suo impegno a commentare e riflettere sui cambiamenti degli eventi contemporanei, dimostrando una spiccata capacità di osservazione e analisi.
Antonio Sassone ha saputo fondere la sua passione per la scrittura con il suo expertise nel giornalismo, diventando un punto di riferimento per molte generazioni di lettori e professionisti del settore.
I funerali di Antonio Sassone si svolgeranno domani alle 16 presso la Chiesa degli Artisti di Roma, sotto la celebrazione di don Walter Insero, momento conclusivo di un percorso di vita intrecciato con la professione e la famiglia. Un saluto a un uomo che ha lasciato un segno profondo nel mondo del giornalismo italiano.