La tragica morte di Dalvir Singh, un bracciante indiano di 54 anni, avvenuta venerdì pomeriggio in un campo a borgo Piave, alle porte di Latina, ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza sul lavoro nell’agricoltura. La Procura ha aperto un’inchiesta per verificare la presenza di tutte le misure necessarie per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, specialmente in condizioni climatiche estreme. Si prevede che l’autopsia, in programma oggi, possa fornire preziose informazioni sul decesso, che sembra essere stato provocato da un malore improvviso.
i dettagli dell’incidente
Ricostruzione degli eventi
Dalvir Singh è stato trovato privo di vita intorno alle 17 dal titolare di un’azienda agricola specializzata in silvicoltura, situata nella zona di strada del Crocifisso. I primi accertamenti rivelano che il bracciante, in possesso di un contratto di lavoro regolare e di un permesso di soggiorno, si era recato al lavoro intorno alle 16:30 per accendersi il sistema di irrigazione. Secondo le fonti, il caldo afoso e le temperature elevate potrebbero aver innescato il malore che ha portato al tragico epilogo della sua giornata lavorativa.
L’ipotesi che sta emergendo è quella di un infarto, causato dall’elevato stress termico, e allo stato attuale non sembrano esserci dubbi sull’origine naturale del decesso. Tuttavia, l’apertura di un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti da parte delle autorità è un passaggio obbligato per indagare più approfonditamente le circostanze in cui si è verificato l’incidente.
Le indagini in corso
A occuparsi del caso sono i carabinieri della compagnia di Latina, coadiuvati dai tecnici dello Spresal, la quale si occupa della vigilanza sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le autorità stanno raccogliendo testimonianze e prove per comprendere meglio le condizioni di lavoro a cui erano sottoposti i braccianti e valutare se siano state rispettate le norme previste per la loro protezione.
Le indagini cercheranno anche di chiarire se l’azienda agricola avesse predisposto tutte le misure necessarie per prevenire eventi di questa natura, soprattutto considerando il contesto climatico particolarmente difficile. In un territorio come quello di Latina, caratterizzato da estate torrida e da un’intensa attività agricola, la questione della sicurezza dei lavoratori diventa di primaria importanza.
la risposta della politica
Le dichiarazioni di Arturo Scotto
La morte di Dalvir Singh ha suscitato una forte reazione da parte della politica, in particolare dal capogruppo del Partito Democratico nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto. Scotto ha commentato il dramma della perdita di un altro lavoratore agricolo, sottolineando la gravità della situazione e invitando la ministra del Lavoro, Marina Calderone, a rispondere al Parlamento riguardo le azioni intraprese per migliorare le condizioni lavorative nei campi.
Scotto ha messo in evidenza come il caldo estremo renda insostenibile l’attività nei campi, affermando che “nessuno dovrebbe lavorare nei campi a 40 gradi all’ombra”. Questo ennesimo evento tragico pone un ulteriore accento sulle criticità del settore agricolo e delle politiche di tutela della salute dei lavoratori, che, secondo l’esponente politico, necessitano di un urgente approfondimento e revisione.
L’appello alla sicurezza sul lavoro
Nelle sue dichiarazioni, Scotto ha chiesto un’azione tempestiva da parte del governo per garantire che episodi come quello di Dalvir Singh non si ripetano. L’appello mira a sollecitare un approccio strutturale e sistemico alle problematiche legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare per quelle categorie più vulnerabili, come i braccianti agricoli, che spesso operano in condizioni precarie e senza adeguate protezioni.
Questo gravissimo episodio, che segue un altro simile avvenuto due mesi fa, segna un netto allerta sulla necessità di garantire condizioni di lavoro più sicure e dignitose, e spinge a riflettere sull’importanza di impedire il ripetersi di tali tragedie, non solo a Latina ma in tutto il territorio nazionale.
Il contesto delle morti nei campi
L’ultimo decesso di un bracciante agricolo riporta l’attenzione su un problema più ampio e sistemico che affligge il settore agricolo italiano, spesso caratterizzato da condizioni lavorative insostenibili, specialmente durante le ondate di calore. Eventi tragici come quello di Dalvir Singh evidenziano l’urgenza di attuare politiche più efficaci e di rafforzare i controlli per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto, rispettando i diritti dei lavoratori e prevenendo gravi incidenti.