Mosca intensifica la russificazione nel sud-est ucraino con sequestri, passaporti e reclutamento nelle scuole

Mosca intensifica la russificazione nel sud-est ucraino con sequestri, passaporti e reclutamento nelle scuole

Mosca consolida il controllo nel sud-est Ucraina con sequestri immobiliari a Mariupol, imposizione del passaporto russo e reclutamento forzato nelle scuole per russificare i territori occupati.
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L'articolo descrive le misure di Mosca per consolidare il controllo nei territori occupati del sud-est Ucraina, tra cui il sequestro di abitazioni, l'imposizione del passaporto russo e il reclutamento militare forzato nelle scuole per favorire la russificazione e la fedeltà allo Stato russo. - Gaeta.it

La guerra nell’est dell’Ucraina prosegue senza tregua, mentre Mosca procede con una serie di misure per consolidare il controllo sulle territori occupati nel sud-est del Paese. Le autorità russe hanno avviato un sistema di sequestro delle abitazioni abbandonate o appartenute a civili morti durante gli assedi, in particolare nella città di Mariupol. Contemporaneamente, aumenta la pressione per l’adozione del passaporto russo e prende corpo un ampio programma di reclutamento forzato nelle scuole. Questi elementi fanno parte di una strategia più ampia di russificazione dei territori, che mira a cambiare la composizione demografica e culturale delle aree conquistate.

sequestro delle abitazioni a mariupol e i numeri della crisi edilizia

La città portuale di Mariupol, prima della guerra abitata da circa 425mila persone, è uno dei principali obiettivi della politica di Mosca. Le case di sfollati o di residenti deceduti durante i combattimenti vengono progressivamente confiscate dalle autorità russe insediate nei territori occupati. Secondo un’analisi della BBC basata su documenti pubblicati dalle autorità russe dal luglio 2023, più di 5.700 edifici abitativi sono destinati a essere prelevati dallo Stato. Di questi, circa 2.200 saranno sottratti a breve, mentre 3.550 sono stati identificati come possibili per future espropriazioni.

Il sequestro si basa su una nuova legge che semplifica e velocizza il procedimento limitando le possibilità di opposizione da parte dei proprietari. È un meccanismo per dare rapido accesso agli immobili a nuovi residenti o per sistemi di gestione statale nell’ambito della ristrutturazione urbanistica.

Durante l’assedio durato 86 giorni nel 2022, oltre il 90% dei palazzi più alti di Mariupol è stato raso al suolo o gravemente danneggiato. Human Rights Watch ha stimato almeno 8mila civili morti durante l’assedio, una cifra che per Kiev potrebbe essere molto più alta. Le forze russe hanno avviato la costruzione di circa 70 complessi residenziali nuovi, ma i residenti rimangono critici, lamentando la persistente crisi abitativa e le condizioni di vita in prevalenza precarie.

Tra i progetti locali c’è anche la costruzione di basi militari di importanza strategica lungo le coste del mar d’Azov. A questo si aggiunge un lavoro di revisione della toponomastica, con nomi che richiamano figure e simboli russi, nel tentativo di cancellare la memoria e l’identità ucraina del territorio.

pressione per il passaporto russo e le procedure burocratiche sui cittadini ucraini

Nel quadro della trasformazione di queste regioni occupate in territori “annessi” di fatto, viene imposta la richiesta del passaporto russo ai civili. Gli sfollati e gli abitanti che tentano di tornare nelle loro case devono sottoporsi a una serie di controlli burocratici complessi, spesso estenuanti.

Le autorità russe incentivano fortemente l’accettazione dei documenti rilasciati da Mosca, che rappresentano un evitabile ostacolo amministrativo per coloro che tentano di mantenere un legame con l’Ucraina. Questa imposizione serve sia per continuare il controllo sulle persone che si trovano nelle aree occupate, sia per modificare in modo permanente lo status giuridico di quei territori.

Le procedure ufficiali passano attraverso uffici amministrativi costituiti sotto il controllo russo e spesso includono detenzioni temporanee o pressioni di vario tipo per favorire l’adesione al sistema russo. Accettare il passaporto facilità l’accesso a servizi, ma allo stesso tempo compromette ogni rivendicazione di cittadinanza ucraina.

l’educazione e il reclutamento militare nei territori occupati: yunarmiya e corsi nelle scuole

Un aspetto centrale del piano di Mosca è rivolto ai giovani delle zone occupate. La Guardia nazionale russa e le agenzie per la sicurezza hanno introdotto in molte scuole programmi di addestramento e formazione specifica, presentati come “orientamento professionale” o “sessioni informative”. Tra queste attività spicca la creazione di gruppi giovanili militarizzati come Yunarmiya, “l’esercito dei giovani”, dove ragazzi imparano a usare armi, imparano discipline paramilitari e vengono educati alla fedeltà verso lo Stato russo.

Il gruppo Yunarmiya assume anche funzioni di propaganda, ad esempio intitolando banchi e spazi scolastici agli eroi della guerra secondo la narrazione russa. In Kherson, la leader locale di Yunarmiya ha subito sanzioni internazionali per il trasferimento illegale di 46 minori ucraini in Russia, dove sono stati posti in adozione.

Nelle scuole si svolgono lezioni obbligatorie per sensibilizzare gli studenti contro il cosiddetto “estremismo” e il sostegno alla Russia promuove la carriera nelle forze militari e nei servizi di sicurezza. La mancanza di personale in questi settori ha spinto i vertici a una campagna di reclutamento già a partire dagli studenti, cercando di coinvolgerli entro un sistema di fedeltà d’istituto e controllo.

la crisi del personale nelle forze dell’ordine russe e l’offerta di incentivi agli studenti

Il ministro dell’Interno russo Vladimir Kolokoltsev ha dichiarato pubblicamente di fronte al Parlamento di aver bisogno di almeno 170mila agenti per colmare il deficit nel corpo di polizia. Anche il Servizio penitenziario federale lamenta una carenza superiore al 20% di organici. A differenza del personale militare, che ha visto aumentare stipendi e premi dal 2022, gli agenti dei servizi di sicurezza subiscono salari più bassi. Media mensile per un agente locale si attesta a circa 568 dollari, da 1,7 a 2,5 volte meno della media nazionale russa.

Il reclutamento in area scolastica prevede incentivi come l’accesso gratuito a corsi di formazione e istruzione superiore nelle accademie di polizia o sicurezza. Questa promozione è accompagnata da campagne mirate tra le giovani generazioni, come quella denominata “soldato della legge” a Kherson, estesa anche a studenti delle elementari con messaggi adatti all’età.

Le lezioni spingono all’affidabilità e alla repressione dell’estremismo, secondo la definizione delle autorità russe di ogni opposizione politica o culturale all’occupazione.

territori e scuola: le attività della Rosgvardia tra addestramento e propaganda

Nel 2023 la Rosgvardia ha attivato a Zaporizhzhia un corso speciale in collaborazione con le amministrazioni locali controllate da Mosca. Il programma prevede addestramento di base alla sicurezza, attività anti terrorismo e inculcazione della fedeltà all’apparato di sicurezza russo.

L’anno seguente diciotto adolescenti di Berdiansk hanno frequentato il corso, ormai presente in dodici istituti scolastici della regione. In Kherson, in una scuola di Syvash, agli studenti è stato addirittura chiesto di presentarsi in classe indossando uniformi mimetiche.

Questi corsi hanno lo scopo di preparare una generazione che non solo sostiene la presenza russa, ma che possa farsi carico della difesa dei territori in caso di contrattacco ucraino.

Il consulente della Commissione sulla sicurezza nazionale della Verkhovna Rada Ivan Stupak ha sottolineato come l’obiettivo di Mosca non sia quello di far morire soldati russi, ma di usare proprio questi giovani residenti per contrastare il ritorno dell’Ucraina nei territori occupati.

Questo processo rappresenta una strategia a lungo termine per modificare la composizione sociale e politica del sud-est ucraino, consolidando il controllo russo attraverso la popolazione locale addestrata e integrata nel dispositivo militare e di sicurezza.

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