Dal 16 novembre al 16 febbraio, le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna presentano ‘Contemporary Museum Watching’, un’esposizione monografica del fotografo Alex Trusty. Questa mostra, a cura di Luciano Bolzoni, raccoglie 51 immagini selezionate da una vastissima produzione di circa 25.000 fotografie scattate tra il 2015 e il 2023, che documentano i visitatori immersi nell’osservazione di opere d’arte in oltre 80 musei sparsi in tutto il mondo. Queste opere iconiche sono collocate in contesti prestigiosi, da Milano a Roma, dai Musei Vaticani al Museo Archeologico di Napoli, e includono anche istituzioni internazionali come la National Gallery di Londra e il Moma di New York.
Un viaggio attraverso gli occhi dei visitatori
Alex Trusty, nome d’arte di Alessandro Fidato, nato a Roma nel 1967, si distingue per il suo approccio particolare alla fotografia: cattura non solo l’arte esposta, ma anche l’effetto che genera sugli spettatori. Durante i suoi anni di lavoro, ha documentato come le persone, grandi e piccini, reagiscono davanti a varie opere, creando un legame tra il pubblico e l’arte spesso invisibile e trascurato. Ogni singolo scatto racconta una storia, quella di un visitatore attratto da dettagli distintivi delle opere, che variano da persona a persona in modo unico e soggettivo.
Trusty esplora una vasta gamma di emozioni e reazioni umane, dimostrando come il contesto culturale e personale influisca sulla fruizione dell’arte. Non ci sono limiti alle interpretazioni: alcuni si soffermano su particolari tecnici, mentre altri si lasciano trasportare da impressioni più generali. Gli spettatori diventano, quindi, co-protagonisti della narrazione dell’arte stessa, e il lavoro di Trusty invita a riflettere su questo scambio visivo e emotivo.
I musei come opere d’arte
Non è solo l’arte esposta a catturare l’attenzione di Trusty; gli edifici museali stessi rivestono un’importanza centrale nei suoi scatti. Ogni museo, con la sua architettura unica, diventa un soggetto a sé stante. L’architettura può riflettere l’estetica e lo spirito delle opere che ospita, creando un’esperienza visiva complessiva. Le fotografie mettono in risalto la bellezza degli spazi espositivi e il loro ruolo cruciale nel promuovere la fruizione culturale, sottolineando l’interazione tra il visitatore e l’ambiente circostante.
Mentre i passanti si muovono tra le sale, la relazione fra l’individuo e lo spazio diventa palpabile. La mostra mette in scena questa dinamica, dimostrando come i musei non siano semplici contenitori di arte, ma veri e propri organismi vibranti che ospitano emozioni, pensieri e riflessioni. Non solo i capolavori attirano l’attenzione, ma anche l’architettura e il design degli spazi espositivi giocano un ruolo fondamentale nella creazione del rapporto con le opere d’arte.
Un’esposizione in un contesto artistico internazionale
La mostra è promossa da Phos Contemporary Photography Culture in collaborazione con i Musei Civici di Bologna e rientra nel programma Art City Bologna 2025. Questo progetto comprende una serie di eventi e iniziative destinate a valorizzare il patrimonio culturale e artistico della città, offrendo spunti di riflessione sull’arte contemporanea. La scelta di presentare ‘Contemporary Museum Watching’ in questo contesto non è casuale: la mostra si inserisce in un dialogo più ampio sull’importanza della fotografia nella documentazione e interpretazione dell’arte.
L’incontro tra l’arte fotografica di Trusty e l’illustre tradizione museale bolognese crea un’atmosfera coinvolgente, unendo l’apprezzamento per il passato al dinamismo del presente. I visitatori possono aspettarsi un’esperienza che non solo celebra l’arte, ma invita anche a contemplare il modo in cui l’arte viene vissuta, gestita e reinterpretata nel tempo. La mostra rappresenta quindi un’opportunità unica per riflettere non solo sul contenuto artistico, ma anche sull’atto stesso di osservare e vivere l’arte.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Elisabetta Cina