Mostra dedicata a Oscar Piattella: un viaggio nell'arte contemporanea a Bologna

Mostra dedicata a Oscar Piattella: un viaggio nell’arte contemporanea a Bologna

La mostra “Oscar Piattella. I muri” all’Archiginnasio di Bologna, dal 6 febbraio all’8 marzo, celebra l’eredità dell’artista marchigiano attraverso opere che esplorano confini fisici e metaforici.
Mostra dedicata a Oscar Piatte Mostra dedicata a Oscar Piatte
Mostra dedicata a Oscar Piattella: un viaggio nell'arte contemporanea a Bologna - Gaeta.it

All’interno della storica Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna, dal 6 febbraio all’8 marzo, si apre una mostra molto attesa che celebra l’opera di Oscar Piattella. Per la prima volta, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare una selezione significativa delle opere del maestro marchigiano, scomparso nel 2023. La mostra dal titolo “Oscar Piattella. I muri”, a cura di Aldo Iori e Alberto Mazzacchera, si articola in tre eventi espositivi che si inseriscono nel contesto di Art City Bologna e Arte Fiera. L’inaugurazione, fissata per il 5 febbraio alle ore 16, segnerà l’inizio di una rivisitazione del lavoro di Piattella e della sua eredità culturale.

I muri: simbolo di storia e cambiamento

Il ciclo “I muri” di Oscar Piattella, sviluppatosi tra il 1958 e il 1986, rappresenta una profonda riflessione sui confini, fisici e metaforici, che caratterizzano la storia dell’umanità. Quattro delle opere in mostra sono di grande formato e propongono visioni che spaziano oltre il concetto archetipico di muro. Piattella ha sempre interpretato i muri non semplicemente come barriere fisiche, ma come simboli di tensioni culturali, politiche e sociali. Il suo lavoro invita alla riflessione sulle molteplici funzioni che questi elementi hanno assunto nel tempo, per esempio i muri di difesa, al servizio della protezione, ed i muri divisori, come il famigerato Muro di Berlino, che ha segnato un’epoca.

La capacità dell’artista di intrecciare storia e emozione nel suo lavoro è palpabile, poiché affronta temi universali come la libertà e l’oppressione, suggerendo che anche la forma più solida e rigida possa essere permeata da emozioni e significati complessi. I visitatori della mostra avrebbero l’opportunità di confrontarsi con queste tensioni, abbracciando una visione della realtà che abolisce i confini fisici per cercare comprensione e connessione.

I segni del cosmo: un’interpretazione astrale

La mostra “I segni del cosmo”, che avrà luogo nella sede di PwC Italia l’8 febbraio, rappresenta l’ultima fase della produzione di Piattella, realizzata tra il 2015 e il 2020. Qui, l’artista si sposta verso l’astrazione e l’interpretazione dell’universo, con un particolare focus sui suoi elementi. Quattordici opere verranno presentate, tutte caratterizzate da una profonda ricerca del significato degli spazi cosmici e dalla relazione tra l’uomo e l’universo. Questa fase del lavoro di Piattella si distacca dai temi più concreti e terreni, cercando una connessione con elementi essenziali come la luce e l’immensità.

Questa evoluzione artistica potrebbe riflettere non solo la ricerca personale dell’artista, ma anche un desiderio condiviso di esplorare l’ignoto e di valorizzare le esperienze umane attraverso le esperienze cosmiche. I visitatori saranno portati a navigare un universo ricco di simboliche e colori, una dimensione che trascende la fisicità per toccare l’emozione purificata da ogni limite.

Magnetismo architetturale: l’armonia del disegno

Nel contesto di “Magnetismo architetturale”, che si svolgerà alle ore 22:30 sempre dell’8 febbraio presso la Galleria Stefano Forni, l’attenzione si focalizzerà su quattordici opere che riflettono le diverse fasi della produzione di Piattella dal 1957 al 2012. Questa selezione esalta la centralità del disegno e la progettualità intrinseca al lavoro dell’artista. Si evidenzia come la costruzione visiva delle opere di Piattella sia sempre ben ritmata e armonica, conferendo loro una forza magnetica che attrae lo spettatore.

In questo percorso, le opere esposte mostrano la curiosità continua dell’artista verso una serie di cicli che influenzano fortemente la composizione e la resa finale dei lavori. Le linee precise, le superfici curate e i giochi di luce costituiscono un linguaggio visivo esclusivo e coinvolgente, in grado di trasmettere situazioni e sentimenti staccati dalla mera visione estetica. Ogni opera diventa, quindi, non solo un oggetto da osservare, ma un’esperienza da vivere attraverso il potere della forma e della struttura.

La mostra di Oscar Piattella a Bologna si propone come un’esperienza immersiva, in grado di legare indissolubilmente l’arte contemporanea alla storia e alla cultura, rendendo omaggio a un maestro che ha saputo esplorare confini non solo fisici ma anche esistenziali.

Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Sara Gatti

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