La mostra ‘Il peso del vuoto‘ inaugura il 13 dicembre alle 16.30 al MARec di San Severino Marche, creando un dialogo tra la collezione di arte sacra e le opere di giovani artisti contemporanei. Curata da Barbara Mastrocola e Giacomo Guidi, l’esposizione riunisce opere di talenti come Elisa Capucci, Cristiano Carotti e Nicola Ghirardelli. Questo progetto è un significativo incontro tra tradizione e innovazione, sostenuto dall’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche e da diverse realtà locali.
Unione di arte sacra e contemporanea
La mostra ‘Il peso del vuoto‘ offre un’interessante riflessione sulla connessione tra arte sacra e contemporanea, ricercando una sintesi tra due mondi apparentemente distanti. Il patrocinio dell’Arcidiocesi, fortemente voluto dall’Arcivescovo Francesco Massara, ha reso possibile la realizzazione di questo evento nelle sale del MARec. Inaugurato nel 2016, il museo custodisce un importante patrimonio di opere rinascimentali in parte provenienti da chiese gravemente danneggiate dagli eventi sismici recenti.
La decisione di ospitare opere contemporanee accanto ai capolavori sacri segna un passo innovativo nel modo di concepire le esposizioni artistiche. Questa mostra non solo arricchisce l’offerta culturale del museo, ma stimola anche la comunità a riflettere su come l’arte possa comunicare e confrontarsi nel tempo. La sinergia fra MARec e Contemporary Cluster permetterà di esplorare l’incrocio tra stili e tecniche, rendendo il percorso espositivo un’esperienza visiva e comunicativa di grande impatto.
Un percorso espositivo ricco di stimoli
Otto giovani artisti esporranno le loro opere in otto diverse sale del museo, ciascuna progettata con un’installazione site-specific che intende dialogare con l’arte sacra presente. Le opere offriranno una sensazione di leggerezza e flessibilità , in netto contrasto con la pesantezza delle opere tradizionali. Attraverso sculture, installazioni e opere multimediali, gli artisti creeranno un’atmosfera avvolgente e stimolante, permettendo ai visitatori di immergersi in una riflessione profonda sulla natura dell’arte.
Questa iniziativa va oltre una semplice esposizione; è un tentativo di creare un ponte tra passato e presente, incoraggiando una comunicazione tra forme artistiche diverse. Le opere offriranno spunti per esplorare concetti di vuoto, assenza e silenzio, aspetti che si intrecciano con la tematica del sacro. Nel museo, la varietà delle esperienze artistiche contemporanee permette di far emergere il peso simbolico e una nuova vita alle opere antiche.
La voce degli artisti
I protagonisti della mostra, come Elisa Capucci e Lorenzo Montinaro, utilizzeranno vari materiali e tecniche per esprimere la loro visione, mettendo in evidenza sia il peso della tradizione che la leggerezza dell’innovazione. Il dialogo fra le opere contemporanee e quelle storiche invita il pubblico a riflettere su temi di grande attualità . Ogni artista porterà con sé la propria interpretazione del concetto di vuoto, in un gioco di rimandi e suggestioni che stimola la percezione e l’immaginazione.
La presenza di opere come quelle di Giacomo Guidi non solo contribuirà ad arricchire il patrimonio espositivo del MARec, ma costituirà anche un invito per i visitatori a riconsiderare il significato di ciò che vedono. I temi dell’assenza e dell’incomunicabile si intessono in un racconto collettivo che attraversa culture e epoche, mostrando come l’arte possa fungere da catalizzatore di emozioni e riflessioni.
Questa inedita collaborazione tra arte sacra e contemporanea si presenta come un’esperienza unica, che non si limita a esporre opere, ma si prefigge di avviare un dialogo continuo e profondo. La mostra ‘Il peso del vuoto‘ promette di non essere solo un evento, ma un momento di crescita culturale e spirituale per il territorio marchigiano e per i suoi visitatori.
Ultimo aggiornamento il 6 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano