Questa settimana, diverse città italiane si preparano ad accogliere mostre dedicate ad artisti contemporanei, offrendo al pubblico l’opportunità di esplorare opere innovative e riflessioni artistiche che attraversano il tempo e lo spazio. Le esposizioni variano per tematiche e stili, creando un panorama ricco e interessante per gli appassionati d’arte e per chi desidera avvicinarsi a nuove forme espressive.
Chiara Dynys e il suo “Private Atlas” a Milano
A Milano, il 15 gennaio si inaugura alla BuildingBox “Private Atlas”, una mostra personale di Chiara Dynys. Questo progetto espositivo, curato da Alessandro Castiglioni, si articola in dodici episodi, facendo emergere trentacinque anni di ricerca e impegno dell’artista italiana. Le opere presentate sono suddivise in tre macro-capitoli: “La disseminazione della memoria”, “Attraversamenti” e “Viaggio in Italia”. Questa scelta curatoria permette di esplorare vari aspetti poetici dell’opera di Dynys, accompagnando i visitatori in un percorso che mischia biografia, ossessioni personali e una ricerca profonda sull’arte. La mostra sarà aperta fino al 6 gennaio 2026, offrendo numerose occasioni di visita e riflessione sul cammino artistico di una figura di spicco nel panorama contemporaneo.
Barbara Cammarata e il viaggio estetico a Catania
Alla Fondazione Brodbeck di Catania si tiene la mostra “An interspecies journey” di Barbara Cammarata, a partire dal 18 gennaio fino all’8 giugno. Questa personale, curata da Cesare Biasini Selvaggi e Patrizia Monterosso, propone un’esperienza artistica che intreccia scienza e spiritualità. Attraverso oltre 60 dipinti, 10 sculture tessili e varie installazioni ambientali, l’artista invita il pubblico a riflettere sull’interazione tra specie diverse. Le opere, create tra il 2018 e il 2024, si configurano come una narrazione che coinvolge il visitatore in un’avventura estetica e concettuale, rendendo viva l’idea di un mondo nuovo e complesso.
Flavio Favelli e “Nuova Mixage Up” a Bologna
A Bologna, la Fondazione Federico Zeri ospita “Nuova Mixage Up”, un’ambiziosa installazione dell’artista Flavio Favelli, disponibile dal 15 gennaio al 28 marzo. Curata da Roberto Pinto, quest’opera mira a fondere l’arte contemporanea con gli spazi storici della Biblioteca Zeri, creando un dialogo che sfida le convenzioni. L’installazione si compone di una serie di scaffali in legno, simili a quelli librari, che contengono 216 bottiglie di liquori, ognuna con forme e dimensioni uniche. La scelta di integrare questi elementi nella biblioteca provoca una riflessione sugli spazi dedicati alla cultura e all’arte, rendendo visibile una contaminazione tra il passato e il presente.
Michele Canzoneri e “La Pietra di Damasco” ad Agrigento
Nella Fondazione Orestiadi di Agrigento, la mostra “La Pietra di Damasco” di Michele Canzoneri, curata da Enzo Fiammetta, sarà visitabile dal 12 gennaio al 24 febbraio. Qui, l’artista presenta un viaggio attraverso la sua esperienza in Siria nel 2003, portando l’attenzione su sculture, disegni e progetti realizzati in contesti storici come Aleppo e Palmira. Le opere esposte si configurano come uno strumento per raccontare non solo l’avventura di Canzoneri, ma anche la complessità culturale e storica del Medio Oriente, aprendo spazi di riflessione su temi di attualità e di memoria collettiva.
“Ludus. La maschera e la vertigine” a Piancastagnaio
Fino al 30 aprile, la Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio accoglie la mostra collettiva “Ludus. La maschera e la vertigine”, curata da Alessandro Bellucci. L’esposizione affronta il dualismo tra il gioco e la guerra, un tema di forte impatto che propone oltre 40 opere, alcune delle quali già presentate in esposizioni precedenti. L’idea è quella di rivalutare il significato dei giochi come elementi di conflitto e di libertà, attraverso creazioni artistiche che spingono a una riflessione profonda su questi concetti.
“Davide Benati. Encantadas” a Reggio Emilia
Infine, a Reggio Emilia, Palazzo da Mosto ospita “Davide Benati. Encantadas” fino al 2 marzo. Con una carriera che abbraccia quasi cinquant’anni, la mostra, curata da Walter Guadagnini, esamina i momenti salienti dell’opera di Benati presentando circa cinquanta lavori storici e inediti. Quest’evento sottolinea l’abilità dell’artista nell’uso della luce e del colore, mostrando una varietà di opere che testimoniano la sua continua crescita creativa in un contesto artistico in costante evoluzione.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina