La band Muiravale Freetown, originaria di Terracina, torna sulla scena musicale con un nuovo album intitolato “The Mission”. Dopo anni di evoluzioni e cambiamenti di formazione, i membri attuali, tra cui il fondatore Likkle Fyah e il percussionista senegalese King Mama, si uniscono per presentare un progetto che non solo omaggia la memoria del medico missionario Alfredo Fiorini, ma affronta anche tematiche di grande attualità come l’immigrazione e i diritti umani. Disponibile su tutte le piattaforme digitali, il disco propone un mix di generi che spazia dal reggae al dancehall, mantenendo una forte impronta contemporanea.
Il ritorno di Muiravale Freetown
Formazione e background della band
I Muiravale Freetown nascono nel 2009 a Terracina, portando con sé un messaggio di altruismo e tolleranza. La band ha subito negli anni diversi cambi di formazione, ma oggi si presenta con tre membri chiave: Shak Manaly, Dubmaster Likkle Fyah e King Mama. Quest’ultimo, originario del Senegal, arricchisce il gruppo con le sue radici culturali, contribuendo a una fusione di suoni e stili che caratterizza il loro percorso musicale.
Dopo l’uscita del primo disco omonimo nel 2013, realizzato con Paolo Baldini, e successivi collaborazioni con artisti come Mad Professor, il gruppo ha scelto di intraprendere una strada di autoproduzione. Questa decisione rappresenta una tappa significativa nella loro carriera, consentendo loro di avere un controllo totale sulla propria musica e sui messaggi che desiderano trasmettere.
Il significato di “The Mission”
Un tributo a Alfredo Fiorini
L’album “The Mission” prende ispirazione dalla figura di Alfredo Fiorini, un medico missionario di Terracina, assassinato nel 1992 a Muiravale, in Mozambico. La sua eredità di altruismo e dedizione alla causa umanitaria ha profondamente colpito i membri della band, che nel 2009 hanno deciso di dedicare alla sua memoria la canzone “Hermano Alfredo”. Con l’uscita di questo nuovo disco, Muiravale Freetown intende rendere omaggio al suo messaggio di amore e fratellanza.
Il concept dell’album si sviluppa attorno all’idea che ogni individuo ha una missione da compiere nella vita. La band esplora, attraverso dodici tracce, il viaggio che hanno intrapreso negli ultimi tre anni, raccontando le esperienze, le emozioni e le storie che li hanno accompagnati. L’intento è quello di attivare tutti i sensi, non solo l’udito, per invitare l’ascoltatore a una riflessione profonda sul nostro essere nel mondo.
Sonorità e tematiche dell’album
Un viaggio musicale contemporaneo
“The Mission” si distingue per la sua diversità sonora: i brani sono intrisi di reggae, dub e dancehall, con un’impronta moderna che strizza l’occhio al new reggae. Questa varietà permette alla band di esprimere un messaggio vasto e complesso, affrontando temi rilevanti per la nostra società attuale.
Le liriche dell’album trattano questioni urgenti come l’immigrazione, la discriminazione e i diritti umani. Ogni canzone è una riflessione sulle difficoltà vissute da chi si trova in una nazione diversa, sentendosi straniero. La band non esita a mettere in discussione le convenzioni sociali, parlando apertamente del danno creato dal giudizio e dagli stereotipi, così come delle lotte quotidiane che ogni individuo affronta.
Tuttavia, l’album non è privo di momenti leggeri: ci sono anche brani che esplorano l’amore, il tradimento e i sorrisi, dimostrando la varietà di esperienze che caratterizzano la vita umana.
La produzione e le collaborazioni
Un lavoro artigianale e collaborativo
“The Mission” è stato registrato presso il SpitFiyahLab Studio, mentre mix e masterizzazione sono stati realizzati agli Ariwa Studios di Brixton, uno dei luoghi più emblematici per la musica reggae. Questo passo conferisce al disco un perfetto equilibrio tra le radici tradizionali e la freschezza contemporanea.
Il progetto si avvale di diverse collaborazioni, tra cui quella con KAZAM DAVIS, KING Kamptha dalla Giamaica e la cantante Chiara Stroia. La presenza di artisti provenienti da diverse culture e background arricchisce ulteriormente l’album, rendendolo un prodotto davvero internazionale.
In aggiunta, il lancio dell’album è accompagnato dal video reel del singolo estivo “Yuh Donnuo Mi”, diretto da Effetti Visivi e girato nella città natale della band, Terracina. Questo video rappresenta un ulteriore modo per avvicinare il pubblico e rendere tangibile la missione e le esperienze di Muiravale Freetown.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2024 da Armando Proietti