Anche se in passato era un cibo ambito, oggi è illegale consumarlo, si rischia una multa di 15 mila euro: ecco di che alimento si tratta.
Oggi la normativa riguardo il consumo di alcuni cibi è decisamente molto rigida. Esistono degli alimenti che sono severamente vietati e che non possono essere portati sulle tavole per nessun motivo. Reperirli è difficile, ma se qualcuno riesce ad acquistarli rischia una multa che può arrivare anche a 15.000 mila euro. Una cifra non indifferente che rivela in modo incisivo la necessità di evitare il consumo di alcune pietanze. L’evoluzione sociale ha portato a cambiare i gusti e le abitudini a tavola e questo ha reso alcuni alimenti attualmente non commestibili.
Sicuramente alcuni sapori di ieri, oggi non troverebbero terreno fertile. Il gradimento del palato è cambiato e così anche i gusti. Eppure in passato, in particolare nell‘antica Roma, la cucina era considerata una vera arte. Si realizzavano piatti soprattutto per le persone d’alto rango e diverse erano le pietanze che rappresentavano lusso e ricchezza. Da sottolineare che all’epoca non erano disponibili ingredienti, come le spezie, o anche il mais e le patate, per questo preparare piatti golosi occorreva avvalersi solo dei prodotti a disposizione.
Il noto ricettario De Re Coquinaria del cuoco Apicio, del V secolo d.c. rivela l’utilizzo di alcuni cibo che oggi sono vietati. Nell’antico testo sono infatti presenti piatti che in quel periodo erano molto amati. Gli stessi antichi romani li hanno citati, celebrandoli, in diverse opere. Si mangiavano lingue bovine e cervelli di vari animali. E questo anche perchè i cuochi del periodo erano bravissimi a cucinare cereali, ma soprattutto carni. C’era poi una carne molto amata, dal sapore forte e intenso che oggi non è più commerciabile: i romani mangiavano i fenicotteri.
Piatto romano oggi vietato: si rischia la multa
Gli antichi romani si nutrivano di carne di fenicottero, una cibo oggi vietatissimo dalla legge. In molti paesi questi animali sono protetti: è vietata la caccia, ma soprattutto il consumo a tavolo. In passato la carne di fenicotteri era considerata una vera prelibatezza, ed era cucinata in diverso modo. Ma che sapore ha?
Non somiglia al pollo, ma neanche al tacchino, ma ha un sapore decisamente più intenso e questo perché i fenicotteri mangiano crostacei e alghe. Oggi non è commercializzata e non può essere assolutamente mangiata. Oltre alla pena pecuniaria si rischia anche una condanna detentiva fino a due anni.
Il divieto è in vigore in diversi stati, che hanno riconosciuto la necessità di proteggere i fenicotteri come animali che meritano di essere tutelati da bracconieri e cacciatori in aree dove perseguirli è assolutamente vietato.