Multa e autovelox su via Laurentina: una situazione di tensione per i pendolari

Multa e autovelox su via Laurentina: una situazione di tensione per i pendolari

Il dibattito sulla via Laurentina si intensifica dopo l’attivazione di autovelox e il drastico abbassamento del limite di velocità, causando multe elevate e proteste tra automobilisti e residenti.
Multa e autovelox su via Laure Multa e autovelox su via Laure
Multa e autovelox su via Laurentina: una situazione di tensione per i pendolari - Gaeta.it

Recenti sviluppi sulla via Laurentina hanno suscitato un acceso dibattito tra automobilisti e residenti, dopo l’improvvisa attivazione di autovelox e l’abbassamento del limite di velocità. Con tredici verbali emessi in pochi giorni a carico degli automobilisti, il disagio si fa sentire, così come l’emergenza economica causata dalle pesanti sanzioni pecuniarie, che superano i 7mila euro solo per alcuni. Un caso emblematico è quello di Debora, che ogni mattina esce alle 4 per recarsi al lavoro. Mentre il limite di velocità era precedentemente fissato a 90km/h, la scorsa modifica ha portato a un nuovo limite a 50km/h senza un’adeguata informazione.

La situazione degli autovelox sulla Laurentina

L’installazione di autovelox lungo la via Laurentina risale a metà dicembre, inizialmente attivi solo dalle 22 alle 7, e da gennaio in funzione h24. Questa nuova misura ha colto di sorpresa molti automobilisti, generando una serie di multe e indignazione da parte di chi utilizza quotidianamente questa arteria stradale. Negli 8 km che collegano il cimitero al bivio delle Quattro Strade, numerosi sono stati i casi di violazioni. Lorella Seri, presidente del Comitato di quartiere delle Cinque Colline, esprime la preoccupazione della comunità locale: “La Laurentina è una strada extraurbana con tratti abitati, rendere difficile il rispetto del limite di 50km/h in una zona già a rischio fa sembrare l’intervento più una trappola che una misura di sicurezza.”

Gli incidenti stradali, in passato, hanno drammaticamente colpito la zona, portando i residenti a chiedere una maggiore sicurezza sulla strada. Tuttavia, l’elevato numero di sanzioni emesse ha creato confusione e frustrazione. Non pochi automobilisti lamentano di sentirsi sotto attacco costante da parte delle autorità, accusando i sistemi di rilevamento di funzionare più come strumenti di incasso che come progetti di tutela della sicurezza.

Il ricorso degli automobilisti e gli interventi di protesta

Di fronte alla situazione, molti automobilisti multati hanno deciso di organizzarsi per presentare ricorso, chiedendo supporto al Codacons, l’associazione a tutela dei consumatori. Pasquale Laurito, membro del comitato delle Cinque Colline, commenta che l’incubo delle multe mette in pericolo la vita lavorativa di molti pendolari: “Siamo lavoratori, e senza patente ci troviamo in grosse difficoltà.” Tra coloro che hanno già fatto ricorso c’è Mauro Petruzzella, che racconta la propria esperienza di disavventura, con dieci sanzioni in pochi giorni e un totale di quasi 9mila euro di multe. La sua storia mette in evidenza la gravità della situazione: “Non avevo mai subito una decurtazione punti, ora mi ritrovo a dover frenare su una strada dove si viaggia velocemente.”

Alcuni residenti hanno avviato forme di protesta originali per avvisare gli automobilisti della presenza degli autovelox, esponendo lenzuola vicino alle strade. La frustrazione è palpabile: la mancanza di informazione riguardo l’attivazione dei dispositivi ha contribuito al disguido. Pasquale lamenta l’inefficacia delle comunicazioni fatte dalle autorità relative al nuovo limite e alle telecamere attive.

Petizioni e richieste di revisione dei limiti

Lorella Seri ha raccolto oltre 2.000 firme per una petizione destinata a richiedere l’aumento del limite di velocità almeno a 70km/h. La sua proposta mirerebbe a trovare un equilibrio tra la sicurezza stradale e le esigenze di mobilità degli automobilisti. Il comitato chiede interventi strutturali che rendano la via Laurentina più sicura, piuttosto che affidarsi esclusivamente a sanzioni. In passato, i residenti avevano già espresso preoccupazione per la pericolosità della strada, utilizzando metodi di protesta creativi come burattini sanguinanti per richiamare l’attenzione sul problema.

Il dibattito su questo tema continua a infiammarsi, sottolineando la necessità di trovare soluzioni concrete e praticabili per garantire una guida più sicura su via Laurentina, senza dimenticare le esigenze quotidiane dei pendolari. Il confronto tra autorità e comunità rimane aperto, con l’attesa di risposte e azioni adeguate. Le strade dovrebbero rappresentare una connessione e un sostegno, non una fonte di frustrazione e timore per chi è costretto a percorrerle quotidianamente.

Ultimo aggiornamento il 5 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina

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