Dolcezze di Riviera Srl, proprietaria del marchio ligure Lavoratti 1938, ha risposto alle notizie di stampa riguardo una sanzione amministrativa che la riguarda. La questione riguarda l’etichettatura di alcuni prodotti a base di nocciola e pistacchio, e la gestione di tale multa è stata prontamente risolta dall’azienda. I dettagli emersi aiutano a comprendere meglio cosa è accaduto e come la società sta tutelando la propria reputazione.
le materie prime e l’attenzione alla qualità nella produzione
Dolcezze di Riviera Srl sottolinea che l’uso di materie prime selezionate e di qualità elevata rappresenta il fondamento del proprio lavoro e della filosofia aziendale. Il cioccolato, così come le altre materie prime utilizzate, passano attraverso processi di accurata scelta e controllo. Questo impegno si riflette nella produzione di dolci che portano avanti la tradizione del marchio Lavoratti 1938, conosciuto e apprezzato in Liguria e oltre.
La cura nella selezione risulta centrale, perché alimenti come la nocciola e il pistacchio richiedono rigidi standard di qualità. In particolare, la Nocciola Tonda di Giffoni e il Pistacchio sono ingredienti distintivi in molte ricette dolciarie tradizionali, ma devono rispettare norme precise per l’etichettatura e la provenienza, specialmente quando riguardano denominazioni riconosciute come DOP o IGP.
dettagli sulla sanzione amministrativa e interventi correttivi
La multa, risalente a quattordici mesi fa, si riferisce alla non conformità di un’etichetta legata alla Nocciola Tonda di Giffoni. A seguito di un controllo effettuato dal nucleo dei Carabinieri, è stata contestata l’etichettatura, ritenuta irregolare. Tuttavia, l’azienda fa sapere che questa era stata già validata dalla Camera di Commercio di Torino, che è un ente specializzato in materia di etichettatura alimentare.
Dopo la segnalazione, la sanzione è stata pagata e il packaging del prodotto è stato adeguato in tempi rapidi. L’azienda vuole quindi chiarire che la questione è stata risolta nel rispetto delle norme. Questo intervento testimonia como si muovono le aziende in caso di errori burocratici o di interpretazione delle normative nel settore alimentare, dove le regole cambiano spesso e richiedono un costante aggiornamento.
errori sull’etichettatura del pistacchio e chiarimenti sull’origine del prodotto
Un altro punto riguarda l’uso del pistacchio, ingrediente presente sia in tavolette di cioccolato che in creme spalmabili. L’azienda segnala che, su una produzione molto ampia, 44 tavolette e 62 vasetti di crema presentavano un errore nell’etichettatura riferito al pistacchio siciliano senza la dicitura DOP. Questo pistacchio era stato impiegato soltanto per prove tecniche e non faceva parte della produzione destinata alla commercializzazione standard.
In tutte le altre produzioni il pistacchio usato è regolarmente certificato DOP, secondo gli standard della filiera. Questa precisazione vuol mettere in evidenza la distinzione tra prodotti sperimentali e produzione ufficiale, sottolineando che la materia prima utilizzata in larga scala rispetta le certificazioni previste dalla legge.
precisazioni sull’uso del sale marino di trapani igp
Nel comunicato si evidenzia che tutto il sale marino impiegato da Dolcezze di Riviera proviene da Trapani e possiede la certificazione IGP. Non ci sono discrepanze o irregolarità con questo ingrediente.
Si tratta di un elemento fondamentale, perché la provenienza del sale può influire sulle caratteristiche gustative e sulla reputazione del prodotto finito, specialmente nel settore dolciario dove ogni dettaglio conta. La conferma del rispetto delle certificazioni intende rassicurare consumatori e partner commerciali sull’attenzione al dettaglio da parte dell’azienda.
reazione dell’azienda davanti alle accuse stampa e tutela dell’immagine
Dolcezze di Riviera, attraverso il suo comunicato, esprime dispiacere per l’impatto negativo che la diffusione di notizie sulla multa può aver causato all’immagine del marchio Lavoratti 1938. L’azienda annuncia la possibilità di intraprendere azioni legali contro la diffusione di informazioni ritenute infondate o esagerate.
In un ambiente dove la concorrenza e la sensibilità dei consumatori sono molto alte, tutelare la propria reputazione diventa essenziale. Nonostante le difficoltà legate all’avvio e alla gestione di imprese in Italia, Dolcezze di Riviera conferma la volontà di continuare a produrre con attenzione ai dettagli e trasparenza nei confronti del pubblico e degli enti di controllo.
La vicenda dimostra come le aziende debbano tenere sotto controllo anche piccoli dettagli burocratici e legali, per evitare ripercussioni sulla propria immagine e sul rapporto di fiducia con chi acquista e consuma i loro prodotti.