Il mercato secondario della vendita dei biglietti per eventi live continua a suscitare interventi legislativi volti a reprimere il bagarinaggio online e le rivendite fuori controllo. Il decreto bollette di inizio 2025 torna a stringere le maglie contro chi cede i titoli di accesso a spettacoli acquistati sui canali ufficiali, ampliando le sanzioni e le possibilità di oscuramento dei portali abusivi. La strategia punta a limitare il fenomeno del cosiddetto secondary ticketing, in un contesto dove il mercato cresce e le truffe dilagano.
L’evoluzione della normativa sul secondary ticketing dai primi interventi a oggi
Le prime norme risalgono ormai a qualche anno fa, quando emerse il problema della rivendita non autorizzata, spesso a prezzi molto maggiorati, dei biglietti per concerti o eventi sportivi. La legge di bilancio del 2017 stabilì per la prima volta multe tra 5mila e 180mila euro per chi operava senza autorizzazione, oltre a introdurre la possibilità di rimuovere contenuti online e oscurare i siti in caso di uso di reti elettroniche per sollecitare la vendita irregolare. Quella stretta giunse in seguito allo scandalo legato ai concerti dei Coldplay nel 2016, episodi che spinsero il legislatore a dedicare attenzione al fenomeno.
La manovra del popolo e il biglietto nominale
L’anno seguente, con la cosiddetta manovra del popolo varata dal governo giallo-verde nel 2018, si aggiunse un ulteriore livello di controllo: fu introdotto il biglietto nominale, pensato per limitare la possibilità di cedere a terzi i titoli originariamente acquistati. Questa misura cercava di impedire la diffusione incontrollata dei biglietti sui mercati secondari, facendo leva sull’identificazione precisa dell’acquirente.
Le misure più recenti con il decreto bollette e le sanzioni rafforzate
Il decreto bollette recepito dal Parlamento a inizio 2025 potenzia significativamente le difese contro le frodi nel secondary ticketing. In particolare, stabilisce che in presenza di sanzioni amministrative comminate dall’Agcom per importi pari o superiori a un milione di euro, e una volta che non ci siano più possibilità di impugnazione giudiziaria, il sito web possa essere oscurato definitivamente. Questa norma amplia la capacità di intervento immediato dell’autorità competente, limitando attività non autorizzate che danneggiano consumatori e organizzatori.
Come funzionano le nuove restrizioni
La norma si applica principalmente ai siti che aggirano i canali autorizzati, ricorrendo a pubblicità online e reti elettroniche per mettere in contatto compratori e rivenditori non ufficiali. Il provvedimento mira quindi a bloccare in modo più determinato chi trasgredisce, mandando un segnale chiaro sul non tollerare più le violazioni.
Le eccezioni e i casi consentiti dalle normative in vigore
Il quadro normativo non colpisce semplici cessioni occasionali tra privati, prive di scopi di lucro. Se una persona non ha più la possibilità di partecipare a un evento e rivende il biglietto a prezzo pari o inferiore a quello d’acquisto, questa operazione non viene sanzionata. La norma protegge quindi situazioni di necessità e uso personale, distinguendole dagli scambi organizzati o professionali.
Piattaforme ufficiali per rivendite regolamentate
Da qualche anno, inoltre, esistono piattaforme ufficiali denominate fansale, collegate ai sistemi di biglietteria principali, che permettono la rivendita regolamentata e sicura di tagliandi non utilizzati. Questo sistema riduce il rischio di truffe e offre un canale legittimo per chi deve cedere un biglietto per motivi imprevisti.
Come il mercato del secondary ticketing è cambiato in quasi un decennio
Dal 2016 a oggi, il fenomeno del bagarinaggio online ha visto una trasformazione significativa. Il mercato non è scomparso ma è diventato più complesso grazie anche all’adozione di strumenti come il dynamic pricing, che adatta il costo del biglietto in base alla domanda reale e riduce così gli spazi per il guadagno illecito su rivendite secondarie. Alcuni operatori professionali ancora speculano su eventi molto richiesti, ma le attività illecite incontrano difficoltà crescenti nei controlli e negli interventi delle autorità.
I consumatori hanno sviluppato una maggiore cautela, riconoscendo le offerte dubbie e privilegiando acquisti tramite canali ufficiali. Il sistema legale e tecnologico si sta quindi solidificando intorno a una regolamentazione più stretta e a meccanismi di prevenzione più efficaci, facendo evolvere il mercato in una situazione più trasparente e controllabile.