Il Museo Nazionale del Cinema di Torino si prepara a chiudere l’anno con un traguardo significativo: oltre 800.000 visitatori hanno affollato le sue sale nel corso del 2023, un segnale della sua crescente importanza nel panorama culturale italiano. Con uno sguardo rivolto al futuro, i dirigenti del museo, il presidente ENZO GHIGO e il direttore CARLO CHATRIAN, hanno presentato una serie di progetti ambiziosi per il 2025. Questi includono una nuova organizzazione degli spazi, un allestimento tecnico rinnovato e una programmazione cinematografica più definita, con particolare attenzione alla sala CINEMA MASSIMO.
Progetti futuri: riorganizzazione degli spazi e nuovi allestimenti
La riorganizzazione degli spazi è in cima alla lista delle priorità del Museo Nazionale del Cinema. CARLO CHATRIAN ha spiegato che sono in fase di studio i flussi di entrata e uscita dei visitatori, con l’idea di migliorare l’accessibilità e l’accoglienza del pubblico. I lavori includeranno una biglietteria modernizzata, una caffetteria e un bookshop situati in un’area ben strutturata e facilmente fruibile.
Questo progetto, sostenuto da un investimento di 40 milioni di euro da parte del Ministero della Cultura, prevede un concorso internazionale che sarà avviato nel 2025 per raccogliere idee innovative e progettuali da architetti e designer. CHATRIAN ha sottolineato la necessità di realizzare un nuovo allestimento tecnico e un progetto scenografico che valorizzi l’esperienza di visita al museo.
Focus sulla sala cinematografica: nuova identità per il cinema Massimo
Il CINEMA MASSIMO, storica sala del museo, è al centro delle preoccupazioni di CHATRIAN. “Se ci chiamiamo Museo del Cinema non possiamo prescindere da una sala cinematografica,” ha affermato, sottolineando l’importanza di dare a questo spazio una forte identità . Attualmente, la sala 3 è considerata poco definita, servendo per vari scopi senza una chiara vocazione.
Le valutazioni per la sua riconfigurazione sono già in corso, con l’obiettivo di rendere il CINEMA MASSIMO un punto di riferimento per le proiezioni cinematografiche di qualità . “Desideriamo investire su questa sala. Non può essere utilizzata solo come spazio pubblico,” ha ribadito CHATRIAN.
Un impegno verso il personale e la sicurezza
Oltre ai progetti sulla struttura, il Museo Nazionale del Cinema si distingue anche per l’attenzione verso il personale. È stata la prima istituzione culturale in Italia a firmare un accordo sindacale per ridurre l’orario di lavoro da otto a sette e mezzo ore. A questo si aggiunge un bonus annuale da mille euro per i dipendenti, volto a migliorare il benessere lavorativo.
La sicurezza è un altro tema di rilevanza. Il museo è attivamente coinvolto in un comitato istituito in prefettura per monitorare la situazione di sicurezza, soprattutto considerando il significativo valore storico e culturale della MOLE ANTONELLIANA, simbolo della città di Torino. La direzione ha confermato la sua volontà di garantire un ambiente sicuro per tutti i visitatori, soprattutto durante le manifestazioni e gli eventi pubblici.
Con una programmazione chiara e una visione ambiziosa, il Museo Nazionale del Cinema è pronto a rafforzare il suo ruolo di punto di riferimento culturale e cinematografico a livello nazionale e internazionale. Un nuovo capitolo si apre, promettendo un futuro luminoso per il museo e tutti coloro che vi partecipano.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano