Fino a domani, il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana ospiterà un incontro significativo dedicato alla memoria delle persone che hanno emigrato dalla Liguria, con particolare attenzione alle lettere degli emigranti della Val Brevenna. Durante l’evento, verrà presentato il libro “Meriche, lettere di donne e uomini di Val Brevenna da Stati Uniti, Argentina, Cile e Uruguay 1856-1955“. Questo testo, curato da Paolo Brassesco, comprende oltre un secolo di corrispondenza, fotografie e documenti storici, offrendo un’immagine autentica delle esperienze vissute da chi ha lasciato la propria terra per una vita nuova oltre oceano.
Il fenomeno dell’emigrazione dalla Val Brevenna
La Val Brevenna, una zona dell’Appennino ligure, ha vissuto un notevole spopolamento tra la fine del XIX secolo e il XX secolo, parte di un fenomeno migratorio più vasto che ha interessato l’intera Liguria. Questo movimento di popolazione ha visto intere famiglie partire verso le Americhe in cerca di opportunità e un futuro migliore, spesso affrontando viaggi estenuanti e incertezze. Le lettere contenute nel libro offrono uno spaccato delle emozioni e delle sfide affrontate dagli emigranti, ma anche un’opportunità per comprendere come abbiano saputo costruire nuove comunità nelle terre di accoglienza. Questi scritti rappresentano una testimonianza della perseveranza e della resilienza degli italiani, in particolare dei liguri, che, lontani dalla loro casa, sono riusciti a instaurare profonde relazioni con i nuovi contesti sociali.
L’importanza delle lettere e della testimonianza storica
Il volume “Meriche” non è solo una semplice raccolta epistolare, ma un’importante fonte storica che restituisce voce a uomini e donne il cui vissuto è spesso dimenticato. Attraverso le lettere, emergono non solo i momenti di nostalgia per la patria lasciata, ma anche le storie di impegno e successo che caratterizzano il percorso degli emigranti. Durante l’evento, Paolo Brassesco sarà presente per discutere le modalità di ricerca che hanno portato alla pubblicazione del libro, sottolineando il valore delle lettere come strumenti per ricostruire storie personali e familiari. Queste narrazioni offrono un legame tangibile con il passato, rivelando il tessuto di esperienze che ha formato la storia del nostro paese.
La partecipazione di esperti e la valorizzazione della memoria migrante
L’incontro prevede la partecipazione di Fabio Capocaccia, Presidente del Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana , che arricchirà la discussione fornendo una visione globale del fenomeno migratorio ligure. Capocaccia metterà in luce l’importanza di conservare e valorizzare le memorie scritte degli emigranti, elementi fondamentali per la comprensione dell’identità culturale ligure e italiana nel mondo. Questo incontro rappresenta un’opportunità di riflessione condivisa, ponendo le memorie degli emigranti al centro di un’attenta analisi sociale e culturale.
Dettagli dell’evento e importanza della narrazione popolare
L’evento si svolgerà alle 17:00 nella Sala Conferenze del MEI, offrendo al pubblico l’occasione per immergersi in una narrazione ricca di intimità e di significato. La presentazione di Brassesco e Capocaccia garantirà un approccio profondo e multisfaccettato alla questione migratoria, che spesso viene ridotta a freddi dati statistici. La valorizzazione delle memorie migranti è un impegno che il MEI persegue con passione, collaborando con esperti del settore e istituzioni culturali per dare vita a iniziative che contribuiscano a una comprensione più ampia delle dinamiche migratorie.