In un contesto sanitario sempre più attento al benessere complessivo dei pazienti, il progetto “Musica in Reparto. Armonie per lo spirito” ha preso vita al Policlinico di Pavia, va oltre alla mera somministrazione di cure mediche. Questa iniziativa, promossa dalle associazioni “Amici del San Matteo” e “GhislieriMusica”, si propone di creare momenti di intrattenimento musicale all’interno degli ospedali, coinvolgendo pazienti e personale sanitario. Non si tratta solo di un’attività estemporanea; l’obiettivo a lungo termine è elaborare un modello che possa essere replicato in tutta Europa.
Un’accoglienza a 360 gradi per pazienti e operatori
L’accoglienza è il cuore pulsante della proposta delle associazioni coinvolte. Renata Crotti, presidente di “Amici del San Matteo”, sottolinea che l’iniziativa tende a rivolgersi a tutti gli attori che popolano la comunità ospedaliera. “Si tratta di un’accoglienza che abbraccia pazienti e operatori sanitari,” afferma Crotti, evidenziando l’importanza di rispondere ai bisogni di chi vive in contesto ospedaliero. La collaborazione con “GhislieriMusica” ha reso possibile unire diverse competenze, creando un progetto che risponde alle necessità emotive e sociali di chi si trova in reparto. Questi eventi musicali hanno anche dato la possibilità di raccogliere fondi attraverso la vendita di CD, contribuendo alla sostenibilità del progetto e al senso di comunità che ne deriva.
Eventi musicali nei reparti: un cambiamento tangibile
Finora, il progetto ha già visto la realizzazione di quattro eventi musicali sperimentali all’interno dei reparti di Dialisi, Oncoematologia pediatrica, Oncologia e Medicina generale. Questi concerti non si sono limitati a offrire un semplice intrattenimento; hanno generato un’atmosfera di positività e interazione. Giovanni Barosi, rappresentante di “Amici del San Matteo”, ricorda con emozione il concerto nel reparto di Dialisi: “L’ingresso delle musiciste con i loro strumenti antichi ha subito cambiato l’atmosfera, trasformando l’ambiente.” La presenza di musica dal vivo ha evidenziato come la cura non sia legata solamente alla terapia farmacologica, ma a una dimensione relazionale e ambientale, fondamentale per il recupero del paziente.
Il futuro del progetto: un modello europeo
Questo progetto non è concepito come un’iniziativa temporanea, bensì come un percorso pluriennale con linee di sviluppo chiare e ambiziose. Giulio Prandi, direttore artistico di “GhislieriMusica”, conferma la volontà di formalizzare quanto realizzato attraverso la redazione di un protocollo che possa servire anche ad altre strutture sanitarie. “Intendiamo creare un modello nato a Pavia ma che potrebbe essere replicato in tutta Europa,” afferma Prandi, avvalendosi delle esperienze positive già vissute nei vari reparti. L’ambizione è quella di trasformare questa esperienza musicale in un punto di riferimento per strutture sanitarie di tutto il continente, aprendo la strada a nuove forme di supporto e terapia per i pazienti.
Il progetto “Musica in Reparto” non è quindi solo un’iniziativa artistica, ma un vero e proprio movimento culturale che cerca di arricchire l’esperienza di cura, promuovendo un ambiente più umano e accogliente all’interno degli ospedali.