Il festival Musicultura 2025 ha registrato un successo notevole con due serate di concerti live al teatro persiani di recanati completamente sold out. L’evento ha ospitato i 16 artisti finalisti selezionati tra migliaia di candidature. Le performance sono state trasmesse in diretta da rai radio 1 e in streaming su rainews.it oltre che sui social, con la conduzione di john vignola, marcella sullo e duccio pasqua. Oltre ai cantautori, le serate hanno proposto interventi speciali di artisti di jazz italiani di rilievo.
Due serate per ascoltare i finalisti di musicultura 2025 al teatro persiani
Il teatro persiani di recanati ha fatto da cornice a due concerti di presentazione per i finalisti del festival musicultura 2025. Ogni serata ha visto salire sul palco otto artisti scelti dopo una lunga selezione partita a novembre 2024. Quasi duemila canzoni erano arrivate da oltre mille iscritti in tutta italia, e circa sessanta di questi hanno superato le audizioni live svolte a macerata. Questi appuntamenti al persiani hanno rappresentato la prima anteprima nazionale del festival, a pochi mesi dalla finale vera e propria.
Gli organizzatori hanno curato ogni dettaglio garantendo un alto livello qualitativo nell’esecuzione dal vivo. I concerti hanno richiamato un pubblico ampio e attento, giocando anche sulla forza della diretta su rai radio 1 e l’accessibilità digitale grazie al videostreaming, che ha coinvolto spettatori in tutta italia. I presentatori, esperti delle trasmissioni musicali radiofoniche, hanno accompagnato ogni performance raccontando la storia e le peculiarità degli artisti, favorendo un coinvolgimento diverso per il pubblico a casa.
L’omaggio di fabrizio bosso e julian oliver mazzariello alla musica di pino daniele
Tra gli ospiti di prestigio delle serate spiccano fabrizio bosso e julian oliver mazzariello, due nomi consolidati nel panorama jazz italiano. La loro esibizione ha offerto un tributo alla musica di pino daniele, artista che ha segnato la storia della musica napoletana e italiana. Bosso ha aperto la performance con la sua tromba, accompagnato da Mazzariello al pianoforte, proponendo un’intensa rivisitazione di alcuni tra i brani più iconici del cantautore partenopeo.
Hanno riproposto con delicatezza e originalità “Napule è”, creando un’atmosfera di forte emozione che ha accompagnato le immagini di una storica esibizione di pino daniele al festival musicultura del 2012, quando si era esibito allo sferisterio di macerata. La serata è proseguita con altre canzoni note come “Je so’ pazzo”, “Allora si” e “Quando”. Il duo ha saputo trasferire nelle note la poesia e lo spirito di pino daniele, usando strumenti che hanno arricchito e profondamente rielaborato i brani.
Gli artisti finalisti e i loro brani al centro della scena musicale
Sul palco del teatro persiani si sono alternati gli ultimi otto finalisti con un repertorio variegato per temi e atmosfere. Alessandra nazzaro, cantante e autrice di napoli, ha presentato “Ouverture”, un brano che esplora il sentimento della perdita e il ricordo di un amore perduto, con immagini cariche di riflessione e malinconia. Ibisco, nome d’arte di filippo giglio da bologna, ha proposto “Languore”, una canzone che scava nelle difficoltà legate alle dipendenze e alla sofferenza che il tempo può lasciare nel corpo e nella mente.
Distemah, alias marta di stefano da biella, ha portato “Apatia”, un pezzo che unisce testi intensi e poetici con una voce che trasmette sensibilità e fermezza. Il duo chiamato frammenti, formato da francesco da ros e antonio cetto, ha mescolato sonorità elettroniche prese dal mondo dei club con aspetti narrativi legati alla provincia trevigiana. Nilo, daniele delogu da sassari, e ulula, ovvero lorenzo garofalo, con “Pelle di lupo”, raccontano la tensione tra natura e società .
Silvia lovicario da nuoro ha affrontato il tema dell’ansia esistenziale con “Notte”, un pezzo che guarda le relazioni e le svolte della vita con un’intensità emotiva netta. Infine, la band emergente nakhash da asti ha mostrato “Gonna”, una power ballad che alterna passaggi sperimentali a riflessioni sul malessere contemporaneo. Il gruppo è composto da cinque membri e presenta un equilibrio tra strumenti classici e sintetizzatori.
Le prossime tappe: programmazione radiofonica e cd compilation
Dopo le due serate live, i brani dei 16 finalisti verranno inseriti nella programmazione di rai radio 1. Il passaggio sulle frequenze nazionali permetterà al pubblico di scoprire il valore di ogni proposta artistica. I pezzi saranno raccolti in una compilation ufficiale dedicata alla trentaseiesima edizione del festival musicultura. Questa raccolta consentirà di promuovere ulteriormente i giovani cantautori evidenziati nella rassegna, che rappresentano alcune tra le voci più interessanti delle nuove generazioni italiane.
L’attenzione nei confronti di questo gruppo selezionato conferma la volontà degli organizzatori di dare spazio a contenuti che muovono dal racconto personale e autentico. L’impatto del festival si misura anche attraverso la visibilità offerta ai finalisti, con un’ampia diffusione radiofonica e la possibilità di costruire nuove tappe artistiche dopo l’esperienza al teatro persiani e alla vetrina di rai radio 1.